Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

giovedì 27 maggio 2010

neet

NEET
In contemporanea con le misure predisposte dal Governo per recuperare 25 miliardi giunge notizia dall'Istat sui giovani italiani costretti a restare nelle case genitoriali perchè privi di lavoro e se ne hanno uno, questo é malpagato e inidoneo a renderli autosufficienti. L'Italia degli inglesismi ha già trovato il termine per definire questo fenomeno: "Neet" che sembra voler dire "niente lavoro, niente scuola, niente formazione."
La porta del futuro è sbarrata davanti a milioni di giovani ai quali si uniranno nel corso dei prossimi tre anni gli espulsi dall'insegnamento. Sopravviveranno fino a quando saranno in vita i genitori, provenienti da una generazione vissuta in un paese più civile, più ordinato e meno ingiusto, amministrato da partiti che avevano alto il senso dello Stato e della coesione sociale.
Da tempo le due formazioni politiche che si contendono il governo centro destra e centro sinistra
hanno messo in comune ideologie e politiche e si applicano a trasferire in Italia le terribili esperienze del reaganismo e del tatcherismo alterando profondamente un equilibrio sociale
che ha garantito per molti decenni una relativa prosperità e speranza nel futuro.
Il grimaldello che ha distrutto la prosperità italiana si chiama "privatizzazione". La pubblica amministrazione è stata devastata dall'ingresso degli interessi privati. Oggi lo Stato costa molto di più perchè appesantito ed infarcito da interessi privati e dallo sconvolgimento prodotto dalla riforma Bassanini che ha creato isole di iperprivilegiati che da soli pesano assai di più
della massa dei comuni impiegati e funzionari. Non si fanno più concorsi o se ne fanno pochissimi
e tutto il reclutamento viene esternalizzato, mal pagato e umiliato da condizioni vessatorie. Non è possibile che a fronte di una media di retribuzioni nette inferiori ai 20 mila euro annui ci siano stipendi
che superano il milione di euro pagati dai contribuenti. Il costo della cosidetto management pubblico è davvero osceno!
Tutta la pubblica amministrazione, nelle mani di una oligarchia politica stipendiata che da sola costa circa 100 miliardi di lire, viene usata per soddisfare interessi di gruppi e di privati. I beni culturali diventano spa. I segretari comunali hanno dato vita ad una agenzia che costa centinaia di milioni di euro l'anno e di cui non c'è alcun bisogno. Inoltre c'è il fenomeno abnorme dei consulenti. Ricordo che il Sindaco di Palermo aveva un consulente per la Cina tra i cinquemila che aveva nominato a fronte dei quattromila dipendenti. Il fenomeno della consulenza che costa miliardi di euro si è sviluppato per consentire alla borghesia dei professionisti di spolpare lo Stato. Ora, con il federalismo demaniale, il patrimonio pubblico si volatizzerà. Nello stesso tempo si applicano pesanti terapie di dimagrimento dei servizi essenziali del welfare come scuola e sanità che presto raggiungeranno i livelli di degrado tipici degli USA.
Tutto quello che si è fatto dopo la svolta ideologica liberista è costato e continua a costare molto di più. A questo maggior costo spesso corrisponde un peggioramento del servizio reso. E' eclatante il caso della privatizzazione dell'acqua e della nettezza urbana. Costi insopportabili e servizi scadenti e sempre più a rischio. Mai come ora si sono susseguite una dopo l'altra le crisi di raccolta delle immondezze.
E' scoraggiante constatare come l'opposizione parlamentare non si renda conto della necessità di una svolta radicale. Abrogare la legge Biagi, vietare le consulenze e le esternalizzazioni, avviare un processo di abolizione delle regioni, espellere tutte le agenzie che operano dentro la pubblica amministrazione dovrebbero essere le prime misure da assumere per avviare un processo di risanamento.
Se i meccanismi presenti saranno lasciati indisturbati l'Italia è destinata a diventare una landa desolata
abitata da milioni di infelici che vivono accanto ai miliardari che tutti gli anni si raduno con i loro yachts davanti Villa Certosa.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/

http://www.asca.it/regioni-ISTAT_GIOVANI__60_SU_100__BAMBOCCIONI__GIOCO_FORZA_PER_MOTIVI_ECONOMICI-497894-puglia-14.html

mercoledì 26 maggio 2010

Simone Gatto

Simone Gatto, eminente figura di socialista siciliano, pediatra illustre, scrittore, senatore della Repubblica, militò nella sinistra lombardiana. Quando io, Nino Calamo e Luigi Granata fummo convocati da Pietro Nenni per dare spiegazione sul nostro voto negativo al primo governo di centro sinistra in Sicilia, volle affettuosamente accompagnarci. Ricordo l'incontro in Via del Corso 476, penultimo piano.