Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

domenica 25 luglio 2010

lettere ad un giovane studioso sul psi in sicilia

Carissimo,
Rileggendo le sue domande mi rendo conto che
io non sono la persona giusta per informarla su Simone Gatto. Bisognerebbe che lei cercasse meglio
a livello nazionale a cominciare dalla fondazione Pietro Nenni diretta dal professore Giuseppe Tamburrano che sono certo l'aiuterà perchè come me e più di me ha interesse alla conservazione della memoria del socialismo. Inoltre dovrebbero trovarsi in giro copie degli atti di almeno tre congressi regionali successivi al 1970.Furono pubblicati forse da Flaccovio, non ricordo bene.,..
Simone Gatto pubblicò anche un libro che io ho trovato su una bancarella ma di cui non ricordo più il titolo e che non riesco a recuperare nella mia disordinata libreria. Le consiglio di contattare a Trapani il Prof.Salvatore Costanzo autore di un bellissimo libro " dai fasci siciliani al socialismo rurale" che indaga il passaggio dai fasci alle origini del psi in Sicilia.Il libro fu stampato a Trapani nel 1996.Costanzo potrà dirle molto su Gatto.
E' opportuno lumeggiare la bellissima figura di Francesco Taormina avvocato insigne che riuscì a far condannare in tempi terribili in cui non si rnegava l'esistenza della mafia, gli assassini di Salvatore Carnevale. Può contattare la figlia avvocatessa che esercita in Palermo. Taormina è stato anche vipresidente dell'ARS. La figlia è sposta con l'avvocato Crescimanno che fu impegnato nelle lotte civili di Palermo.
Spero molto che lei possa scrivere questo libro. Purtroppo il PSI si è disperso dopo la terribile esperienza craxiana e già con lui non era portato a conservare la memoria del passato dal quale voleva sdradicarsi come ebbe a dire lo sciagurato Claudio Martelli al Congresso di Verona. Il quale nella sua spocchia rampantistica ebbe a definire "coglione" Pietro Nenni!!!! Se oggi l'Italia si trova davanti una accelerata cancellazione di tutti i diritti sociali e civili conquistati lo si deve alla involuzione spaventosa subita dal PSI con Craxi e dal PCI da Occhetto in poi.
Cari saluti.
Pietro Ancona
http://local.libero.it/palermo/aziende/taormina-on-francesco-crescimanno-avv-studio-legale-fax-dante-palermo/
----- Original Message -----
From: pietroancona@tin.it
To: taglialegna1@alice.it
Sent: Saturday, July 24, 2010 5:17 PM
Subject: Re: Simone Gatto


Risponderò dopo alla sua seconda domanda. Intanto le suggerisco di rivolgersi all'On.Le Gaspare Saladino che è ancora più anziano di me e ha ricoperto incarichi di grandissimo prestigio nel PSI a livello regionale e nazionale. Abita a Palermo. Ed anche all'On.le Luigi Granata che è stato segretario regionale del psi,assessore all'industria. Lauricella conservava tutto anche i foglietti volanti delle riunioni. Potrebbe chiedere al figlio Giuseppe che insegna all' Università di Palermo. Anche l'On.le Turi Lombardo che è stato leader in Sicilia della sinistra lombardiana per moltissimi anni sarebbe lieto di aiutarla. Il professore Giuseppe Giarrizzo di Catania, socialista, storico, potrebbe darle delle indicazioni utili.
Cari saluti.
Pietro Ancona
----- Original Message -----
From: taglialegna1@alice.it
To: pietroancona@tin.it
Sent: Saturday, July 24, 2010 1:52 PM
Subject: Re: Simone Gatto





Benissimo. Ecco il secondo tema/domanda



2) Mi potrebbe spiegare meglio le dinamiche interne al partito in Sicilia negli anni successivi dalla ricostruzione, passando per le segreterie Casadei, Panzieri (1949-1955), Lizzadri (poi Lauricella?) fino al 1966 circa (Lei rimase nella sinistra lombardiana o uscì nel 1964)? I componenti del comitato regionale; l'andamento dei congressi regionali (dove e quando); organi ecc…, con particolare riferimento al ruolo di Simone Gatto, prima e dopo la sua elezione a senatore nel 1958, la sua ascesa al regionale, eventuali suoi incarichi ecc... (la prima differenziazione lombardiana all'interno della unica ala autonomista-nenniana quando avvenne? E Gatto?)

(Come lei saprà meglio di me, risulta difficile trovare informazioni sul Psi regionale di quegli anni, dato

che non esiste nessuna opera storiografica sul periodo, a parte quella di Mimmo Rizzo, e dato che non

esiste un archivio delle carte del Psi regionale che si sono salvate).











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Da: taglialegna1@alice.it
Inviato: ven 23/07/2010 13.48
A: pietroancona@tin.it
Oggetto: R: : Simone Gatto



Salve dottore,

bene. Lei ha già il quadro d'insieme dei temi e delle domande e può farsi una idea.

Da questo momento allora le mando i temi/domande una alla volta,
lasciandole il tempo di rispondere estesamente.

Procederò circa con un tema/domanda al giorno. Se nel corso della discussione
sorgessero altre domande le farò nella mail successiva.

Si senta libero di spaziare, tenendo presente soltanto la centralità del discorso su Gatto
e il relativo contesto.

Ecco:

1) A proposito del breve post di ricordo di Gatto da lei scritto, quale era l’occasione di cui si parla
(voto contrario a cosa?Calamo e Granata che ruolo avevano?). Si tratta di Comitato regionale del partito?
Gatto vi accompagnò per - come dire - darvi un "supporto nella difesa"?





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Da: pietroancona@tin.it [mailto:pietroancona@tin.it]
Inviato: gio 22/07/2010 17.54
A: taglialegna1@alice.it
Oggetto: : Simone Gatto


Bene, mi mandi le domande una alla volta ed io cercherò di risponderle al meglio. Per tutte avremo bisogno di alcune pagine.
Pietro
----- Original Message -----
From: taglialegna1@alice.it
To: pietroancona@tin.it
Sent: Thursday, July 22, 2010 4:58 PM
Subject: R: : Simone Gatto


Salve dottor Ancona,

spero di non abusare della sua pazienza se le chiedo di rispondere via mail.

So che ciò mi priverà dell'onore di incontrarla di persona, come so che una cosa
è una conversazione libera dal vivo e un'altra è un file word o una lettera.

Verrei volentieri, ma sono costretto a rinunciarvi per vari motivi, non ultimo il fatto che da una settimana
e per il resto dell'estate un lavoro serale non mi rende affatto semplice venire a Palermo
in autobus da Scicli e tornare in tempo.

E dire che nei mesi di febbraio e marzo sono stato a Palermo per due volte, all'Istituto Gramsci
e alla Biblioteca regionale. Se avessi saputo di lei prima mi sarei mosso magari diversamente.

Mi scusi ancora per l'importunità.

P.s: Ad ogni modo, se per un qualche motivo non Le fosse possibile o non volesse
mandare un contributo scritto, come ultima risorsa si potrebbe fare per telefono.


Le invio cordiali saluti,

Giuseppe Spadaro.



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Da: pietroancona@tin.it [mailto:pietroancona@tin.it]
Inviato: gio 22/07/2010 13.34
A: taglialegna1@alice.it
Oggetto: : Simone Gatto


Lei vuole che le risponda per email oppure pensa di venire a Palermo?
Pietro
----- Original Message -----
From: taglialegna1@alice.it
To: pietroancona@tin.it
Sent: Wednesday, July 21, 2010 6:05 PM
Subject: Re: Simone Gatto




Salve dottor Ancona.



Innanzitutto mi preme ringraziarla per la Sua disponibilità.



In secondo luogo mi scuso per il ritardo, a fronte della sua tempestività nel rispondere.



Passando poi alla modalità del suo possibile contributo.

A dire il vero, non sapendo nulla (a parte il suo post) dei termini della conoscenza tra Lei e Gatto, è un po' difficile per me approntare un preciso schema di discussione. Insomma, non so di preciso cosa Le possa ragionevolmente chiedere e cosa invece sia fuori dalla sue conoscenze.



Le uniche cose che posso intuire (senza nessun reale appoggio), è che la Vostra sia stata una conoscenza non fuggevole, risalendo almeno alla metà degli anni '50 in ambito di direzione regionale del Partito, o giù di lì; che il Vostro posizionamento interno al Partito non era nella stessa corrente, o comunque non era esattamente uguale; e poco altro.

Queste poche cose mi portano a pensare che, seppure ovviamente e giustamente Lei non possa avere contezza di ogni dettaglio della carriera personale del senatore, possa essere invece possibile e utile una sua testimonianza sulla situazione siciliana del Partito all'altezza della metà degli anni '50 fino, passando per la fase milazzista per arrivare al '63-'64 circa o anche oltre.



Mi permetto solo di elencarLe soltanto qualche tema che potrà usare da spunto per un suo discorso non necessariamente lineare. Potrà dirmi liberamente tutto quello che sa, anche se non contemplato dalla “lista”.



1) A proposito del breve post di ricordo da lei scritto, quale era l’occasione di cui si parla (voto contrario a cosa?Calamo e Granata che ruolo avevano?). Si tratta di Comitato regionale del partito?



2) Mi potrebbe spiegare meglio, se si tratta di questo, le dinamiche interne al partito in Sicilia negli anni successivi a Panzieri (1955) fino al 1966 circa? Lizzadri, quale linea; chi dopo di lui; componenti del comitato regionale; andamento congressi regionali; organi ecc…, con particolare riferimento al ruolo di Simone Gatto, prima e dopo la sua elezione a senatore nel 1958.

(Come lei saprà meglio di me, risulta difficile trovare informazioni sul Psi regionale di quegli anni, dato che non esiste nessuna opera storiografica sul periodo, a parte quella di Mimmo Rizzo, e dato che non esiste un archivio delle carte che si sono salvate).



3) A proposito di quel periodo, che comprende in pieno l’operazione Milazzo, mi può precisare meglio l’atteggiamento “vero” del partito di fronte alla vicenda a partire dalla preparazione fino al governo a tempo di Corallo? E in tutto ciò, il ruolo di Simone Gatto quale era? Cosa diceva in proposito? Si può dire che avesse un ruolo di cerniera con la direzione nazionale della quale faceva parte dal 1959?



4) Come ha conosciuto Simone Gatto? Che tipo di persona era? Il vostro è stato un rapporto di semplice conoscenza limitato agli organi di partito?



5) A proposito di quel periodo per la Sicilia come sempre tormentato, ma anche pieno di fermenti, cosa mi può dire dell’esperienza di Danilo Dolci nel palermitano? Lei ha avuto modo di avvicinarsi a quell’ambiente (se non altro per affinità)? Mi sa dire qualcosa sulla vicinanza di Gatto a Dolci, Carlo Levi ecc… in quelle iniziative ormai storiche?

(So qualcosa al riguardo di Gatto e Dolci dopo aver avuto una chiaccherata con l’ex senatore Salvatore Bonadonna, che lei conoscerà sicuramente, e dopo aver trovato qualche traccia in qualche libro).





6) Cosa mi può dire del partito all’altezza della scissione del 1964 e dell’unificazione del 1966 (a seguito della quale Gatto, Anderlini, la Carettoni ecc… uscirono dal partito per fondare con altri il Msa? In Sicilia come andò? Che rapporto manteneva Gatto con il partito in Sicilia? Si trattava, qui, solo di Taormina e Pantaleone? Come e quanto durò il Msa?



7) Che rapporto aveva Gatto con Taormina e Pantaleone, Cesare Terranova ecc…?



8) Lei seguiva in qualche modo i lavori della Commissione Antimafia in Sicilia o il dibattito locale su di essa? Mi può dire qualcosa su Gatto in questo ambito?



9) Lei possiede documenti che potrebbero essere utili alla ricerca o sa darmi indicazioni su dove eventualmente cercare del materiale?





Mi fermo qui. Continuare sarebbe abusare della Sua pazienza, oltre che magari chiedere cose che non può sapere. Mi scuso in anticipo per l’eventuale importunità o scorrettezza nella formulazione dei temi.



Nell’attesa di un suo riscontro,



le invio Cordiali saluti.





Giuseppe Spadaro

Mail: taglialegna1@alice.it

Cell: 349-4976828



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Da: pietroancona@tin.it [mailto:pietroancona@tin.it]
Inviato: mer 07/07/2010 21.15
A: taglialegna1@alice.it
Oggetto: Re: Simone Gatto

Non so in che misura potrò esserle utile ma sono a sua disposizione.

Pietro Ancona



!

venerdì 23 luglio 2010

1961 Incontro con Pietro Nenni

Nel 1961 si forma in Sicilia il primo governo di centro-sinistra. Si trattò di un evento straordinario, importante per il suo influsso sulla politica nazionale (Sicilia laboratorio italiano). Questo governo era stato lungamente incubato dal dibattito interno alla DC ed al PSI che era stato tema di discussione al Congresso di Torino del PSI del 1955. ("Apertura a sinistra") Ricordo che in occasione di una dibattito al Direttivo della federazione Socialista di Agrigento chiesi a Raniero Panzieri, Segretario Regionale del PSI che era venuto a presiedere e concludere la riunione, se fosse giusto che il partito andasse al governo con la DC. Panzieri mi rispose che tutti i partiti nascono per andare al governo, per conquistare il potere. Risposta che mi lasciò molto perplesso essendo io allora un vero e proprio "puritano"se cosi si può definire la politica come fede in ideali che non possono essere contaminati.
Raniero Panziero era un importante intellettuale della sinistra italiana che avrebbe dopo dato vita ai famosi "Quaderni Rossi".
Il dibattito per la nascita del governo D'Angelo fu laborioso e lacerante dentro il PSI. Il Comitato Regionale del PSI che doveva ratificarne la nascita era spaccato in due tra autonomisti e sinistra vecchiettiana (carristi). La sinistra era capeggiata da Salvatore Corallo che era Presidente dell'ultimo governo "milazziano" nato dalla intesa tra il PCI di Macaluso ed il blocco democristiano di Silvio Milazzo che esprimeva gli interessi sconfitti degli agrari e della borghesia tradizionalista dal fanfanismo e dal suo progetto di modernizzazione dell' Italia. Progetto poi vincente con il concorso dei socialisti.
Ago della bilancia nel Comitato Regionale era Giuseppe Grado, segretario della Camera del Lavoro di Agrigento che votò assieme alla sinistra contro l'intesa con la DC. Per questo motivo il gruppo di cui Grado era membro costituito da me, Luigi Granata e Nino Calamo (che fu deputato nazionale)
fu convocato da Pietro Nenni. In direzione del Partito, Via del Corso 476, trovammo Simone Gatto che condivideva la nostre preoccupazioni sull'alleanza con la DC. Ebbe la gentilezza di accompagnarci dal mitico Pietro Nenni. La nostra emozione fu grandissima. Essere al cospetto, a parlare privatamente con il capo del Partito! Ma fummo disingannati dal pedestre interesse che Nenni mostrò per la vicenda che giustificò nei suoi mancati passaggi democratici dicendo che non c'era stato tempo per farli. Era interessato soltanto a sapere se restavamo o uscivamo dalla sua corrente
per unirci alla sinistra. Noi eravamo quasi offesi del fatto che si potesse pensare di noi una cosa del genere. Eravamo autonomisti! Il nostro punto di riferimento sarebbe era Riccardo Lombardi che concepiva l'intesa con la DC come una occasione di riforme (riforme vere come sarebbe stata la nazionalizzazione dell'industria elettrica)-
Simone Gatto non intervenne nell'incontro con Nenni. Ci mostrò pubblica simpatia nella sede della direzione del PSI dove ci fece conoscere altre dirigenti. Ma, come ho già detto, mostrava di condividere le nostre preoccupazioni una delle quali era: se il dialogo con i cattolici si fa con i dorotei
di D'Angelo noi non finiamo con lo schiacciare la sinistra democristiana ed i suoi valori politici?
Tutta la sinistra siciliana del PSI nel 1964 avrebbe aderito alla scissione per dare vita al Psiup.
Pietro Ancona








http://www.ecorav.it/arci/approfondimenti/scheda5/scheda5.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Corallo
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_D%27Angelo