Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

venerdì 23 luglio 2010

1961 Incontro con Pietro Nenni

Nel 1961 si forma in Sicilia il primo governo di centro-sinistra. Si trattò di un evento straordinario, importante per il suo influsso sulla politica nazionale (Sicilia laboratorio italiano). Questo governo era stato lungamente incubato dal dibattito interno alla DC ed al PSI che era stato tema di discussione al Congresso di Torino del PSI del 1955. ("Apertura a sinistra") Ricordo che in occasione di una dibattito al Direttivo della federazione Socialista di Agrigento chiesi a Raniero Panzieri, Segretario Regionale del PSI che era venuto a presiedere e concludere la riunione, se fosse giusto che il partito andasse al governo con la DC. Panzieri mi rispose che tutti i partiti nascono per andare al governo, per conquistare il potere. Risposta che mi lasciò molto perplesso essendo io allora un vero e proprio "puritano"se cosi si può definire la politica come fede in ideali che non possono essere contaminati.
Raniero Panziero era un importante intellettuale della sinistra italiana che avrebbe dopo dato vita ai famosi "Quaderni Rossi".
Il dibattito per la nascita del governo D'Angelo fu laborioso e lacerante dentro il PSI. Il Comitato Regionale del PSI che doveva ratificarne la nascita era spaccato in due tra autonomisti e sinistra vecchiettiana (carristi). La sinistra era capeggiata da Salvatore Corallo che era Presidente dell'ultimo governo "milazziano" nato dalla intesa tra il PCI di Macaluso ed il blocco democristiano di Silvio Milazzo che esprimeva gli interessi sconfitti degli agrari e della borghesia tradizionalista dal fanfanismo e dal suo progetto di modernizzazione dell' Italia. Progetto poi vincente con il concorso dei socialisti.
Ago della bilancia nel Comitato Regionale era Giuseppe Grado, segretario della Camera del Lavoro di Agrigento che votò assieme alla sinistra contro l'intesa con la DC. Per questo motivo il gruppo di cui Grado era membro costituito da me, Luigi Granata e Nino Calamo (che fu deputato nazionale)
fu convocato da Pietro Nenni. In direzione del Partito, Via del Corso 476, trovammo Simone Gatto che condivideva la nostre preoccupazioni sull'alleanza con la DC. Ebbe la gentilezza di accompagnarci dal mitico Pietro Nenni. La nostra emozione fu grandissima. Essere al cospetto, a parlare privatamente con il capo del Partito! Ma fummo disingannati dal pedestre interesse che Nenni mostrò per la vicenda che giustificò nei suoi mancati passaggi democratici dicendo che non c'era stato tempo per farli. Era interessato soltanto a sapere se restavamo o uscivamo dalla sua corrente
per unirci alla sinistra. Noi eravamo quasi offesi del fatto che si potesse pensare di noi una cosa del genere. Eravamo autonomisti! Il nostro punto di riferimento sarebbe era Riccardo Lombardi che concepiva l'intesa con la DC come una occasione di riforme (riforme vere come sarebbe stata la nazionalizzazione dell'industria elettrica)-
Simone Gatto non intervenne nell'incontro con Nenni. Ci mostrò pubblica simpatia nella sede della direzione del PSI dove ci fece conoscere altre dirigenti. Ma, come ho già detto, mostrava di condividere le nostre preoccupazioni una delle quali era: se il dialogo con i cattolici si fa con i dorotei
di D'Angelo noi non finiamo con lo schiacciare la sinistra democristiana ed i suoi valori politici?
Tutta la sinistra siciliana del PSI nel 1964 avrebbe aderito alla scissione per dare vita al Psiup.
Pietro Ancona








http://www.ecorav.it/arci/approfondimenti/scheda5/scheda5.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Corallo
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_D%27Angelo

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