Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

venerdì 28 dicembre 2012

Lutto per Epifanio La Porta

Lutto per Epifanio La Porta. E' morto ieri sera a Palermo Epifanio La Porta che fu segretario generale della CGIL siciliana da me sostituito nel 1979. Fu combattente integerrimo della causa dei lavoratori da dirigente della CGIL e da deputato regionale e poi senatore. All'origine era un lavoratore agrumaio. Lavorava nei magazzini di arance del siracusano e le sue qualità lo portarono prima a diventare rappresentante della categoria e poi a dirigere la Camera del Lavoro. Conobbe il carcere. A quel tempo per un dirigente della cgil era facile finire in galera. Anche Pio La Torre vi fu chiuso per quasi due anni. Difese assieme a me i minatori siciliani quando il PCI di Occhetto aveva deciso con la DC ed il PSI la chiusura delle miniere. Riuscimmo a concordare con PierSanti Mattarella un programma di prepensionamenti e di investimenti che porta il nome di legge 90. Fu persona di rara generosità. Amante della Sicilia comprò per la CGIL una magnifica proprietà a Santa Venerina in cui per anni prosperò la scuola della CGIL. Volle assieme a Luciano Lama che io, socialista, diventassi segretario generale della CGIL carica da sempre riservata alla componente comunista maggioritaria nel sindacato siciliano. Era autodidatta come tanti dirigenti della sua generazione ma di rara intelligenza. Gli ho voluto bene e gli sono sempre riconoscente per avermi permesso di accedere ad una carica che poi ha segnato la mia vita.

domenica 21 ottobre 2012

Lumpen proletariat

si due decoli. Lumpen proletariat La distinzione tra proletariato e sottoproletariato introdotta dal Manifesto dei Comunisti è stata dannosa e causa di una visione sbagliata della società e della storia. Osservo che non è possibile distinguere nettamente il proletariato dal sottoproletariato perchè il confine tra i due gruppi è estremamente labile ed incerto. L'operaio se perde il lavoro rischia di sprofondare nella miseria di un tugurio dei bassifondi frequentati dalla "plebaglia". Il sottoproletario se assunto in fabbrica diventa con ciò stesso proletario. Ed allora? Perchè la distinzione? E' forse un dato antropologico, culturale o etnico appartenere all'uno o all'altro raggruppamento sociale? La definizione di sottoproletariato come "putrefazione passiva degli strati infimi della società" è da respingere perchè implica una visione della società con un basso ed un alto, una base ed un vertice. Se è vero che il popolo, il popolino, la plebaglia o come altro si vuole chiamare ha costituito la massa di repressione della rivoluzione napoletana del 1799 è anche vero che la presa della bastiglia fu opera sua. Anche la Comune di Parigi è stata opera in gran parte sua. La sua funzione nella storia non può essere classificata sempre e dovunque in modo negativo. Inoltre, nella accezione moderna del termine, se pensiamo ai due gruppi nello scenario di un processo sociale rivoluzionario è possibile che in gruppi di proletariato in determinate condizioni ci può essere una inversione di parti. I contadini ed i muratori meridionali sbarcati alla Fiat nel 1960 costituirono il corpo vivo di una grande rivoluzione sindacale mentre i "proletari" erano stati ampiamente vallettizzati ed alcuni di loro giunsero financo a diventare spie del padrone, del nemico di classe! Questo per dire che la rigidità della distinzione fatta da Marx ed Engels che erano distinti signori della classe alta appartenenti a famiglie di rango è stata sommamente deleteria ed ha nuociuto perchè è diventata un pregiudizio che ci siamo trascinati appresso per qua

lunedì 15 ottobre 2012

viaggio in Vietnam

Viaggio in Vietnam Nel 1983 io ed Alfiero Grandi fummo inviati dalla CGIL a rappresentarla al Congresso dei sindacati vietnamiti che si teneva ad Hanoi. Alfiero Grandi che poi sarebbe stato sottosegretario di Stato con il governo Prodi a quel tempo era dirigente della CGIL emiliana. Lo conoscevo da tempo e ne avevo stima. Era espressione di quella Emilia rossa che era uno dei grandi punti di forza della sinistra italiana. Il PCI in molte zone prendeva anche oltre il cinquanta per cento dei voti e le amministrazioni comuniste erano esemplari per la realizzazione di servizi sociali e la correttezza della gestione. Tutta l'Italia comunista e socialista era orgogliosa della forza che veniva dalla Emilia, dalla Toscana, dall'Umbria. Questa forza si irradiava nel territorio circostante. L'Italia centrale era in grandissima parte amministrata dalla sinistra. Raggiungemmo Hanoi con un lungo viaggio in aereo che partiva dalla Germania est. Ci spostavano verso oriente e questo ci portò a vedere con emozione l'alba in un'ora che per noi era ancora piena notte. Ad Hanoi fummo ricevuti con i riguardi dovuti ad una delegazione ufficiale estera fummo alloggiati in un albergo dove fui colpito da un involucro di grissini Fioravanti abbandonato su un divano. Diavolo di italiani! Si trovavano dall'altra parte del mondo e nell'emisfero politico comunista! Mi spiegarono che industriali italiani facevano cucire lenzuola ed altro dalle operaie vietnamite e che c'era quindi una certa frequentazione di italiani. Al Congresso dei sindacati vietnamati la cosa che mi colpi di più fu l'immenso silenzio che dominava la sala del Congresso. Le uniche voci che si sentivano erano quelle del Presidente e dell'oratore. Il Congresso cominciava alle otto del mattino. Ogni intervento durava non più di dieci minuti. Non si sentiva assolutamente niente. Alle dieci e mezzo si faceva una sospensione di mezzora e poi di riprendeva sempre in questo silenzio. Un silenzio irreale. Io e Alfiero fummo sistemati in posti di onore. Al Congresso parlò Alfiero usando il francese lingua che i vietnamiti conoscono bene avendo subito la colonizzazione francese prima di quella inglese. Fu naturalmente molto ed a lungo applaudito. L'ambasciatore italiano ad Hanoi fu gentilissimo. Ci mandò a prelevare con l'auto e si intrattenne con noi. Conosceva Alfiero e ne aveva un grande rispetto. Era originario di Bologna. Di questo viaggio ad Hanoi conservo il ricordo di Hanoi che a me è sembrata una Venezia tropicale attraversata come è dalle tante giravolte del fiume Rosso la bellezza delicata e sensuale delle ragazze che passavano con un bilanciere sulla spalla dal quale pendevano due grandi ceste e che camminavano sotto quel peso come se danzassero con grande leggerezza, la dorsale montagnosa simile ai nostri Appennini... Saigon mi fece una impressione terribile. Eravamo alloggiati in un albergo di stampo coloniale in evidente stato di degrado che dava su una piazza piena di centinaia e centinaia di giovani che sembravano allucinati e che a volte si mettevano a camminare tutti insieme come pazzi. Parte della città era su palafitte immerse in un mare nero di sporcizia. La città intera era ancora traumatizzata dalla terribile guerra subita. Il processo di riunificazione era lento ed il Vietnam non aveva i mezzi per fare di più di quanto stava facendo. Confesso che nei due o tre giorni che passammo a Saigon ora chiamata città Ho Ci Min avevamo quasi paura di uscire in piazza. Ma forse era solo un nostro timore infondato. i vietnamiti sono un popolo contadino ed i contadini sono eguali in tutte le latitudini del globo.Non è difficile familiarizzare con loro. Ci trattarono con gentilezza ed organizzarono un pranzo fatto di tante verdure e carni che cuocevano al centro della tavola alla francese, Questo magnifico piatto aveva anche delle uove di gallo cedrone e questo era un segno di particolare riguardo nei nostri confronti. Le foreste del Vietnam dove vive il gallo cedrone erano state avvelenate dall'Orange il terribile diserbante usato dagli americani per defogliare e che ancora oggi continua a seminare terrore sofferenza e morte per le deformità e le mutazioni che provoca nei nascituri. Gli USA sfogarono la loro terribile rabbia per l'umiliazione di perdere il confronto militare annegando letteralmente il Vietnam in un mare di veleni chimici capaci di uccidere anche a distanza di anni e comunque di alterare l'integrità del DNA della popolazione. La differenza tra i due Vietnam era enorme. Non so se oggi esista ancora ma mentre il nord vietnam pur nella estrema povertà dava l'impressione di una nazione solida con i mercati pieni sempre di tantissimi prodotti della terra, il Sud del Vietnam era ancora segnato profondamente dalla presenza delle truppe di occupazione americana e vi si respirava un cupo clima di dopoguerra nel quale le fonti di sostentamento erano tutte scomparse con il ritiro delle truppe. Siamo stati a rendere omaggio ad Hanoi al mausoleo di Ho Chi Min. Si tratta di una grande costruzione quadrata severa visitata da migliaia di persone. Prima di giungere ad Hanoi abbiamo fatto sosta a Karachi nel Pakistan. Durante la sosta fatta dentro l'aereo potevo vedere la grande rete che circondava l'aeroporto gestito da militari dai modi bruschi. Vedevo migliaia di mani aggrappate a quella rete. Migliaia di persone non facevano altro che guardare l'aeroporto dalla rete. Su tutte aleggiava una disperazione terribile la disperazione che solo lo stomaco vuoto e la fame possono dare. Non dimenticherò mai il sentimento di angoscia che mi assalì per tante persone vestite soltanto di un pezzo di cotone bianco e che al mondo non possedevano nulla assolutamente nulla. Lì ho capito davvero la rivoluzione di Ho Chi Min ed la necessità di comunismo del genere umano.

Hitler

Hitler non è stato un accidente della storia: è il prodotto del sistema capitalistico scaturito dalla rivoluzione inglese e poi da quella francese ed americana. Il capitalismo che passa alla fase della predazione sanguinaria. L'operazione dell'antisemitismo con la distruzione di gran parte del popolo ebreo fu una operazione di spoliazione violenta per finanziare il Reich e le sue guerre. Il suo obiettivo principale era la distruzione dello stato comunista dell'URSS e l'Occidente fu a lungo diviso se allearsi o non con Hitler e partecipare alla spedizione antisovietica. Si stanno creando oggi le condizioni per la nascita di un nuovo Hitler. Hitler non è una persona ma un modo di essere del capitalismo. La quantità di topi c he scappano dalle navi progressiste per congiungersi al nemico della classe operaia e condividerne le analisi e le ricette ed il potere è segno che non siamo molto lontani da una svolta violentemente predatoria del capitalismo odierna. Non pretendono forse o creditori del nord europa il Partenone di Atene? Non promette forse Napolitano la cessione di quote di sovranità? Ma questo non basterà a soddisfare il mostro!

lunedì 8 ottobre 2012

Luciano Lama

Luciano Lama fu eletto segretario della CGIL nel salone della Domus Mariae nel 1970, in sostituzione di Agostino Novella nel corso di una speciale riunione del Consiglio Generale della Confederazione. Tre anni dopo veniva confermato dall'ottavo congresso tenutosi a Bari. Ne conservo una bellissima foto quadrangolare. A Bari ero seduto tra i membri della Presidenza del Congresso ed ero proprio dietro il podio da dove lui leggeva la relazione. Cominciò a parlare scosso da una intensa emozione che lo agitava. Vedevo oscillare il pantalone della sua gamba sinistra evidentemente scossa da un fremito incontenibile del nervo sciatico. Soffrii con lui di questo impatto con la platea del Congresso. Eppure Luciano era grande oratore e non era certamente alla sua prima relazione pubblica. Ma era il Congresso in cui doveva venire confermato alla carica che gli era stata affidata dal Consiglio. Dopo una ventina di minuti si calmò del tutto e la relazione filò liscia come l'olio fino alla fine. Era un gigante che incuteva rispetto e tuttavia era anche di grande emotività. Una eguale intensissima emozione lo scosse in un altro Congresso tredici anni dopo.Il Congresso in cui si congedava dalla CGIL dopo 42 anni di militanza. Per un paio di giorni non fece altro che piangere. Si asciugava gli occhi con un grande fazzolettone. Come si può non voler bene ad una persona così? I siciliani abbiamo avuto il piacere di averlo assieme a parte della sua famiglia nel Natale dell'81 alla scuola sindacale di Santa Venerina. Venne con la madre e la moglie. Aveva anche due figlie che però non vennero. Scherzando diceva di essere circondato dalle donne! La madre era una bella signora emiliana romagnola, vestita di nero, dalla carnagione chiara ed una bella faccia antica di persona uscita dal una foto del novecento. Madre e moglie erano splendide persone semplici, di compagnia. La moglie di Luciano Lama, alta come lui, gli somigliava tanto da sembrarne la sorella! In CGIL non ebbe mai vita facile sebbene il suo prestigio fosse diventato enorme.Trentin, Garavini, Bertinotti, la Camera del Lavoro di Torino quella di Brescia lo contrariavano "da sinistra". Non era amato dal Nord. Ricordo un Congresso allucinante all'Eur dedicato alla questione del 41 punto di contingenza! Non domandatemi di che cosa si trattava perchè non lo ricordo! So soltanto che tutti i delegati meridionali al Congresso ci sentivamo estranei al dibattito ed amareggiati perchè sentivano che la nostra opinione non contava molto. Dentro la CGIL il pregiudizio antimeridionale contava molto per gli esponenti delle strutture del Nord e dei sindacati industriali. Ric ordo con amarezza che ogni volta che parlava un esponente del Sud molti sindacalisti del nord si alzavano in piedi e conversavano tra di loro voltando financo le spalle all'oratore. Facevano un brusio infernale in cui parlare dal podio diventava una sofferenza. Il segretario della Camera del Lavoro di Torino fece una protesta durissima in un Consiglio Generale nel quale io ed Epifanio La Porta eravamo stati eletti membri del Direttivo! Non riusciva a capire tanta considerazione. Gli ricordai che avevamo più iscritti del Piemonte e che pur non avendo l'industria la CGIL in Sicilia contava. Ebbene, Luciano Lama era il volto umano della CGIL. Era il compagno, il dirigente nel quale noi ci riconoscevamo. Noi siciliani sapevamo bene che ci voleva bene e da quel grande italiano che era voleva il progresso della nostra Isola. Lo sentivamo uno dei nostri. luciao Lama Pio la Torre al centro della immagine, sulla sinistra pietro ancona e luigi cocilovo segretario regionale cisl.Manifestazione per la Pace a Palermo ott.1981

lunedì 1 ottobre 2012

Olga Benario Prestes

Olga Benario ha vissuto una intensa vita di rivoluzione, amori e drammi tra Monaco, Berlino, Mosca e Rio de Janeiro. Nata nel 1908 a Monaco, Olga si iscrive a 15 anni alla Gioventù Comunista. Insieme a Otto Braun si trasferisce a Berlino, dove nel 1927 viene arrestata con l'accusa di alto tradimento. Mentra lei riacquista la liberà per vie legali, Otto Braun rischia invece 20 anni di carcere. Con una spettacolare azione armata (oggi direbbero terroristica) Olga riesce a far evadere Otto Braun dalla prigione di Moabit. Entrambi riparano poi nell'URSS, dove vengono accolti trionfalmente. L'Internazionale Comunista la manda in Brasile assieme a Louis Carlos Prestes per prendere contatto con il PCB che conta anche sull'appoggio di taluni settori dell'esercito. Nel 1936, dopo il fallimento di un tentativo di insurrezione, viene arrestata ed infine estradata in Germania malgrado fosse incinta. Verrà "giustiziata" nella camera a gas del lager di Bemburg nel 1942 in quanto ebrea comunista.

sabato 29 settembre 2012

Mozart ed Alì

Mozart ed Alì Oltre un miliardo di esseri umani vivono nelle bidonvilles. Altri cinque miliardi vivono in condizioni di grande disagio. L'altro miliardo ha in corso processi di impoverimento di una parte consistente. Soltanto meno di un milione di persone nel mondo ne posseggono il 90 per cento della ricchezza. Questa situazione tragica è destinata ad aggravarsi con l'incremento della popolazione che è previsto in nove miliardi nel 2050 e non è detto che non possa essere molto di più tenuto conto che solo dal 1975 ad oggi la popolazione è raddoppiata. Se si dovesse trarre un bilancio della presenza dell'umanità nel pianeta terra dovremmo dire che ci troviamo di fronte ad un fallimento. La specie umana ha fallito. Ha rovinato la natura in cui vive, soppresso migliaia di forme diverse di vita nel mondo animale, inquinato gli oceani ed i fiumi, e sopratutto predato se stessa. I predatori occidentali si avventano sulle popolazioni che hanno la disgrazia di possedere il petrolio il gas o altre materie prime per derubarle e distruggerle o sottometterle e comunque avvelenarne i figli con le bombe all'uranio. L'umanità ha creato opere immortali come quelle di Mozart di Beethoven. Ma che vale questa musica quanto tanti bambini affamati sono costretti a cercare nella spazzatura delle discariche in po di cibo? Bidonville di Moggatam Egitto

martedì 18 settembre 2012

avevano ragione le BR

Avevano ragione le B.R:
Hanno sbagliato la sinistra, la CGIL ed il mio amico Luciano Lama ad assumere un atteggiamento repressivo e cancellatorio verso le Brigate Rosse. Se è vero che i metodi del terrorismo erano sbagliati ed inaccettabili, l'analisi che aveva fatto della situazione italiana che stava sfuggendo al campo della democrazia per diventare un luogo dominato come tutto l'Occidente delle Multinazionali e delle
Forze Armate era giusta. Sbagliata perdente ed alla fine traditora della classe operaia e del socialismo è stata l'analisi del PCI e della CGIL. Infatti i risultati li abbiamo sotto gli occhi: siamo governati da una squadra insediata al potere da WallStreet e dal militarismo USA-Israeliano. Monti, De Paola e Terzi hanno in mano l'Italia per conto loro. L'Italia ha perso sovranità ed è lardellata da 110 basi militari. Sta inoltre perdendo tutto l'apparato industriale. La classe operaia è ridotta al suicidio ed alla elemosina. Arrampicata sulle torri come gli Stiliti Cristiani rivendica l'intervento delle Multinazionali e del loro carico di veleni pur di avere un tozzo di pane!

venerdì 14 settembre 2012

agrigento perduta due volte





Agrigento da me perduta due volte!

Manco da Agrigento dal 1964 anno in cui moltissimi frequentatori di questo sito non erano ancora nati. Nelle settimane scorse ho avuto la possibilità - grazie a FB - di avere intensi contatti con molti miei concittadini e ne sono stato felice. Mi sono sentito quasi rinnovato e tanti momenti degli anni che vi ho trascorso sono tornati alla mia mente. Ne ho fatto ricordi che mi ha fatto piacere scrivere e comunicare. Fino a quando i ricordi erano innocui bozzetti di questo o quel personaggio, questa o quella macchietta che Agrigento ha avuto come tutte le città, l'accoglienza è stata buona, positiva, quasi commossa. Sono stato invitato a continuare a scrivere a ricordare altro e così ho fatto per qualche tempo. Quando dai ricordi sono passato ai miei giudizi sulla Agrigento di ieri e di oggi, sulla forza reazionaria che la blocca e che le impedisce di crescere, ho notato un raffreddamento dei miei concittadini e qualche presa di distanza. Ho sostenuto che Agrigento che cade a pezzi piuttosto che spendere per rimuovere le macerie che la stanno sommergendo dovrebbe farsi un nuovo piano regolatore basato sul focus della Valle dei Templi.Ad Agrigento qualcuno ha riservato il destino di potersi espandere verso Aragona. Io sono convinto che così come in tutte le città d'arte i monumenti ed i templi ne costituiscono il centro anche i templi potrebbero esserlo. Si potrebbe cominciare con lo spostare il Municipio, la Prefettura, la Questura accanto al tempio della Concordia ed agli altri templi. Naturalmente si dovrebbe costruire senza cemento in arenaria e pietra. Questa idea è sembrata folle a quanti si sono pronunziati. Discutendo di questo ho scoperto che la Valle dei Templi è pertinenza dell'Ente Parco e che gli agrigentini per accedervi debbono pagare il biglietto. Ho detto che considero l'Ente Parco e lo Ato vere e proprie disgrazie che affliggono la città e la sfruttano piuttosto che aiutarla. Guardate il costo dell'acqua e della immondezza che ha immiserito e reso disperati gli strati più poveri della popolazione. Insomma ho toccato tasti "sbagliati" e come si dice politicamente non corretti. Non si mettono in discussione Ente Parco ed Ato che sono opera della classe politica. Mi rendo conto della radicalità della mia proposta (sciogliere l'Ato, sciogliere l'Ente Parco) ma la reazione è stata quasi incollerita. Qualcuno si è ricordato che sono "comunista" e che starei bene nella Russia di Stalin e nella Cina di Mao. Certo anche se detta con finalità offensiva non considero offensivo essere definito seguace di Stalin o di Mao anche se non lo sono pur considerandoli immensi personaggi della storia della liberazione umana. Ho avuto anche il torto di attaccare il ruolo della Curia Vescovile che io considero la catena che tyiene incollata Agrigento al suo passato e perciò alla sua miseria.
Per farla breve questo mio revival con la mia città è stato un disastro. A tanti giudiziosi benpensanti sono apparso certamente come un pazzo da catena per le mie idee imbarazzanti sulla città nella quale da la parte povera e la parte borghese si incontrano soltanto come l'una subalterna e soggetta all'altra. Sono stato gentilmente avvertito che ero fuori tema!!!
L'unica speranza che Agrigento ha avuto di mettere insieme borghesia e popolo povero è stato il Fascio dei Lavoratori fondato da Francesco De Luca nel 1892. Ma, come sappiamo De Luca è finito in prigione ed i poveri tutti all'estero. Ci fu dopo la repressione crispina dei fasci la grande emigrazione oltreoceano degli agrigentini e dei siciliani. Emigrazione dalla quale nessuno è tornato tranne qualche anziana coppia di vecchi per rivedere la terra natia e sfuggire finalmente alla terribile macchina di sfruttamento che gli States sono stati e continuano ad essere per gli emigranti. Ricordo che all'inizio del secolo scorso negli USA furono linciati ed impiccati oltre mille italiani. Per puro odio razziale come quello dei giovani bergamaschi che cospargono di benzina di notte un immigrato e gli danno fuoco.
In conclusione mi dispiace molto che non sono risultato conforme ai requisiti per riuscire gradito ai miei miei concittadini. Ma io sono diventato vecchio senza diventare mai giudizioso. La mia corda pazza non si è mai spezzata. Me ne scuso con quanti la ritengono scandalosa ma è troppo tardi per me riciclarmi in un virtuoso benpensante. Non sono mai riuscito ad esserlo!

giovedì 13 settembre 2012

notizie dal carcere ricevo dal mio amico fabrizio rossi da Roma




Ricevo, e comunico la traduzione, di una lettera proveniente da un carcere
degli Usa.
Chissà che qui qualcuno non voglia trasferirla ad esempio ad Amnesty
International, di regola un po' strabica.

Saluti.
Fabrizio Rossi
--------------

Cari amici,

a Cuba, la nostra amata patria, si sono appena iscritti più di 2 milioni di
studenti, fra politecnici, tecnici e università.

Nell'anno passato, nelle cosiddette Scienze Mediche, cioè medicina,
stomatologia, psicologia, infermeria e tecnologia pertinente, si sono
formati 32.171 professionisti: e fra loro 5.694 medici di 59 Paesi del
mondo, un po' più dei 5.315 nuovi medici cubani.
Ogni anno dai 47 centri docenti di formazione artistica escono circa 1.200
studenti.
Sono solo pochi dati dell'educazione cubana, che è del tutto gratuita.

Il tasso di mortalità infantile negli ultimi cinque anni s'è mantenuto nel
nostro Paese al di sotto del 5% su mille nati vivi. Nel 2011 fu del 4,9%, il
più basso di tutto il nostro continente (negli Stati Uniti del 6,06%).

La speranza di vita è quella dei Paesi sviluppati: oggi 77, 98 anni. Questo
è un indicatore, secondo quanto dice un esperto, "che riflette le condizioni
di vita, di salute, di educazione ed altri aspetti socioeconomici di un
Paese o regione".
E questi sono solo due indicatori della sanità cubana, che è del tutto
gratuita.

Nel 2011 sono stati a Cuba 2 milioni e 700 mila turisti, cifra record. (...)
Un 84% ripeterebbe il viaggio. Un funzionario dell'ONU per la Prevenzione
del crimine ha dichiarato recentemente che Cuba è il Paese più sicuro della
regione, spiegando che non presenta la grave situazione di violenza che
caratterizza il continente e ha grandi risultati nella riduzione della
criminalità. Inoltre, ha elogiato le conquiste nello sport, cultura, sanità
ed il fatto di aver sradicato l'esclusione totale.

Il rappresentante dell'UNICEF a Cuba ha dichiarato che il livello d'applicazione
della Convenzione sui diritti del bambino è eccellente.
Il nostro Paese solidale ha relazioni diplomatiche con 190 Paesi. Con molti
mantiene una stretta relazione di fratellanza e cooperazione, offrendo non
quello che ci avanza - e veramente non c'è niente che ci avanza - ma quel
che abbiamo.
Più di 5 milioni di persone in diversi Paesi sono state alfabetizzate grazie
al metodo cubano "Yo, sí puedo".

Un Rapporto al Congresso USA del luglio di quest'anno, che in gran parte è
calunniatore, riconosce che Cuba non è produttore nè consumatore di droga, e
che il governo cubano ha preso importanti misure per evitare che si sviluppi
il problema della droga, sempre offrendo cooperazione e disponibilità a
sottoscrivere accordi con il nostro vicino del nord per combattere questo
flagello.

Militari di alto grado, ve lo ricorderete, hanno dichiarato nel nostro
processo che Cuba non è una minaccia militare per gli USA.

Al compimento di 14 anni di ingiusta reclusione, esamino questi dati che
nessuno può controbattere, guardo al mondo di oggi che si dibatte dentro una
complessa situazione economica e di guerre di rapina che possono portare
alla distruzione della nostra specie, e pensando al nostro popolo tanto
abnegato, fraterno, nobile quanto eroico, mi domando:

Perchè gli Stati Uniti ci strangolano con il blocco?
Perchè proteggono e appoggiano il terrorismo contro Cuba?
Perchè alimentano un gruppo di mercenari che si fanno chiamare "dissidenza"?
Perchè mistificano costantemente la nostra realtà?

La mia prima risposta che credo riassuma tutto è: Perchè si vuole uccidere l'esempio.

Perchè siamo stati arrestati, sottoposti a punizioni, processati a Miami,
condannati alle più sproporzionate pene, dispersi in cinque prigioni?

Per difendere l'esempio del vile flagello del terrorismo o forse per meglio
dire, per punire questo esempio che è il nostro popolo...
"Un principio giusto, anche dal fondo di una caverna, può più di un
esercito..."
"...all'uomo degno non costa morire aspettando nell'oscurità al servizio
della patria..."
"... Patria è umanità..."
così l'Apostolo della nostra piena indipendenza, José Martí.

Grazie per il vostro costante appoggio, per l'indistruttibile solidarietà.
Cinque abbracci.
¡Venceremos!

Antonio Guerrero Rodríguez
9 settembre 2012
Prigione Federale di Marianna (U.S.A.)
-------------------------

martedì 11 settembre 2012

11 settembre e tanto altro

Il camorrologo attacca l'Iran

Saviano rilancia la guerra ideologica contro l'Islam dalla filiera massmediatica occidentale impegnata a preparare il clima di odio contro l'Iran alla vigilia dell'aggressione del popoloso stato medioorientale. Saviano è al servizio di Israele e partecipa ai preparativi di guerra.
Non voglio giustificare la Fatwa contro lo scrittore inglese di origine iraniana ma la forza della religione aveva liberato l'Iran dal sanguinario Scia sbirro dei petrolieri occidentali succeduto all'assassinio del grande Mossadek. Ripigliare ora una questione che era caduta nel dimenticatoio anche da parte degli iraniani è una vera provocazione alla quale il nostro camorrologo ci mette la faccia
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/09/11/news/cos_la_vita_viene_cancellata_da_una_fatwa_saviano_racconta_il_nuovo_libro_di_rushdie-42316648/?ref=HREC1-2





Giano Bifronte alla Casa Bianca


Il tempio di Giano Bifronte è sempre aperto alla Casa Bianca. Manco finisce una guerra e ne comincia un'altra. L'America ha il più alto numero di veterani di guerra esistente al mondo. Pare che siano circa venticinque milioni. Molti sono malati, altri pazzi, molti si sono ridotti a fare gli homeless ed altri sono scappati in Messico dove il costo della vita è inferiore a quello degli States. La macchina bellica USA deve girare ininterrottamente. Costa 600 miliardi di dollari l'anno che vengono spremuti a parte della popolazione americana tenuta senza alcun diritto alla casa alla sanità alla pensione alla scuola e parte al mondo intero. Quando gli USA sono in difficoltà stampano titoli fasulli spazzatura e li vendono come buoni alle banche europee che, se non li prendono, sono cavoli loro,. Insomma fanno come i mafiosi quando impongono ai bar l'uso del loro caffè ed ai costruttori l'uso del loro calcestruzzo.



Da Rigola alla Camusso

Riflettevo sul potere che hanno le organizzazioni nazionali dei partiti e dei sindacati. Un potere capace di paralizzare una nazione rendendola inerte come ipnotizzata di fronte al ghigno feroce di Monti e della Fornero che si dichiarano salvatori della Patria mentre conficcono enormi chiodi ai lavoratori. Ieri la Camusso minacciava lo sciopero generale. Lo aveva minacciato financo di 48 ore quando iniziò la questione dell'articolo 18. Sono stato tanto ingenuo da rallegrarmene credendo alla sincerità della CGIL. Sappiamo bene come è finita. L'art.18 non c'è più e non c'è stata opposizione della CGIL. Se ci fosse stata il PD avrebbe avuto serie difficoltà a farsi cavalcare da Ichino e consegnare a Monti la cosa più importante del diritto del lavoro italiano. Pensavo che probabilmente la CGIL ha sempre avuto diverse anime che coabitano nella stessa casa. Il suo primo segretario Rigola, un poligrafico cieco che la diresse per quasi un ventennio, tenne una linea di collaborazionismo subalterno con i governi tali da costringere Di Vittorio ad andarsene e fondare l'USI. Rigola ed il suo successore D'Aragona che poi fu deputato e ministro socialdemocratico nel dopoguerra consegnarono la CGIL nelle mani di Mussolini e gli fecero da consulenti per il Patto di Palazzo Vidoni, patto riecheggiato in recenti accordi con il governo e con la Fiat. Nello stesso tempo la CGIL ha dato vita a grandi lotte guidate dalle Camere del Lavoro ed alla esperienza autogestionaria dei consigli di fabbrica nel biennio rosso.
Ricordo che la matrice "riformista" è stata sempre presente dentro i gruppi dirigenti della CGIL. Riformismo inteso nel senso di Fernando Santi che significava gradualità nella azione ma fermezza ed intransigenza negli obiettivi oppure come collaborazione, come sponda all'azione del padronato come è avvenuto con gli accordi di concertazione del 1992 e l'abolizione della scala mobile. Ricordo una drammatica riunione del gruppo dirigente meridionale della CGIL con la segreteria nazionale svoltasi al Maschio Angioino di Napoli nel 68 sulle gabbie salariali. Trentin e Scheda ed altri dirigenti della CGIL erano per mantenerle e facevano muro alle pressioni dei dirigenti del Sud per la loro abolizione. Il movimento fu più forte delle loro resistenze e le gabbie finirono con l'essere levate. Prevedevano 13 livelli salariali in tredici livelli territoriali. Una cosa indecente che penalizzava naturalmente le zone meridionali.
Oggi la CGIL attraverso il periodo più nero della sua storia. E' nelle mani di persone che hanno deciso di assecondare la rimodulazione liberista della società italiana, lo scardinamento di un sistema di diritti ritenuto obsoleto e comune antieconomico. Una cosa indecente. Il gruppo dirigente attuale della CGIL ha portato sull'orlo della pazzia centinaia di migliaia di docenti della scuola e stordito milioni di giovani con la legge Biagi. Si guarda bene dal difendere i professori e dal chiedere l'abrogazione della legge Biagi o almeno l'istituzione del SMG che in qualche modo renderebbe meno umiliante il calvario del precariato. Che cosa altra posso dire? Faccio il pistolotto ottimistico sul fatto che le cose cambieranno e la CGIL ridiventerà quella dei consigli di Gramsci? Non ci credo. Credo che le cose peggioreranno e che ne avremo per molto di penare.

Quanto PIL valgono i diritti ed i salari?

Bisogna che i pennivendoli italiani che tirano la volata ai liberisti facciano conti all'incontrario di come li fa la Confindustria e la destra. Cominciamo con il dire che i bassi salari valgono 2 punti di Pil cioè 36 miliardi di euro, che l'art.18 vale almeno altri 2 punti di PIL dal momento che sostituisce l'operaio ricco di you know con l'operaio 'operaio usa e getta; la distruzione della scuola pubblica e della sanità vale 10 punti di PIL perchè non ci sarà nessuna Bocconi e nessun liceo di gesuiti capaci di soppiantare la grandezza della scuola pubblica italiana ed il sapere che ha accumulato nel tempo.
Tutto quello che si fa contro i Diritti alla lunga incide negativamente sul PIL perchè una società equa matura consapevole e sapiente che non viva nella angoscia della precarietà è certamente più forte anche economicamente si una società fragile in cui galleggiano e gozzovigliano solo gli squali. Infatti la società tedesca oggi vale molto di più di quella italiana ed anche la società francese vale di più. L'Italia vale sempre di meno perchè è i suoi abitanti sono diventati oggetto di predazione come i suoi beni.
Una società in cui i lavoratori sono sereni sicuri del loro domani serviti da uno Stato sociale vale molto ma molto di più di una società di infelici dispiziati costretti ad arrampicarsi sulle torri come stiliti o ridotti a piangere in TV per il mutuo che non potranno pagare ed i figli che non potranno sfamare.



Ingroia


Mi piace la serenità, la forza, la nettezza con la quale Antonio Ingroia respinge l'attacco che a tanti sembra maramaldesco che gli viene dall'interno della magistratura che vorrebbe imbavagliarlo e costringerlo a fare soltanto il gendarme dello Stato privandosi del diritto di critica che è il lievito della libertà e della democrazia.
Credo che questi attacchi vorrebbero produrre la deligittimazione del magistrato e del suo operato e mettere una pietra tombale sulla trattativa Stato-Mafia e sul contenuto delle telefonate Quirinale-Mancino.
Già si voleva attribuire ad Ingroia la responsabilità morale dell'infarto di Lori D'Ambrosio. Ora gli si intima di chiudersi nel silenzio e di non occuparsi più di politica.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/10/lanm-a-ingroia-basta-affermazioni-politiche-su-napolitano-doveva-dissociarsi/348287/

Il disastro Monti

Il salvatore dell'Italia in effetti lavora alla rovina dell'Italia non so se consapevolmente o no. Propendo a pensare consapevolmente dal momento che la sua identità è data dall'appartenenza ad una leadershiip euroatlantica piuttosto che nazionale italiana.
La riduzione del PIL del 2,6 per cento aumenta lo squilibrio tra questo ed il debito interno. Il debito ingigantisce in rapporto alla caduta del PIL. Tutte le misure assunte, tutti i compiti in casa sono deleteri perchè indeboliscono la compagine economica del Paese e la spingono verso la depressione e l'impoverimento.
Non ci vuole alcuna laurea in economia per capire che un Paese più povero faticherà molto ma molto di più ad uscire dalla crisi.
Il Paese ha bisogno di recuperare la sua base industriale. Questo può essere fatto come nel 1930 con l'IRI dai grandi economisti che salvarono e resero prospera l'Italia e ne fecero una delle prime potenze industriali del mondo fino a quando non sono arrivati i liberisti a svendere tutto ai loro amici angloamericani o a disarmare e privatizzare.
Bisogna nazionalizzare tutte le industrie che hanno problemi a cominciare dall'Alcoa e dall'Ilva.
Altro provvedimento da assumere subito è l'aumento dei salari ed il ripristino dei diritti dei lavoratori. C'è un calo dei consumi del 3,5 per cento che è disastroso al quale si può rimediare con con le elemosine che chiede la Camusso al suo amico Monti della detassazione della tredicesima ma con un aumento generalizzato dei salari di almeno il dieci per cento.
Dobbiamo sapere che non si avrà nessuna crescita con un monte salariale inferiore di quasi il trenta per cento a quello di dieci anni fa.
Bisogna avere il coraggio di rompere con gli usurai che ci stringono il collo e con le politiche che porteranno l'Italia in fondo alle graduatorie dei paesi sottosviluppati del mondo.
Insomma per vivere se vogliamo vivere dobbiamo fare l'esatto opposto di quello che ci propongono Monti i Banchieri e gente come Fassina. Dobbiamo andare contro corrente. Dobbiamo sottrarci al progetto di distruzione del ceto medio europeo al quale purtroppo si sta prestando anche la socialdemocrazia di Holland e quella tedesca.



11 settembre 2001

Oggi 11 settembre ricordiamo i caduti delle Torri Gemelle vittime di una imboscata del governo americano ed immolate sull'altare della statua di Giano Bifronte che è sempre aperto alla casa Bianca. Ricordiamo il martirio del popolo libico e la morte spaventosa inflitta a Gheddafi il cui cadavere è stato esposto e crivellato di colpo dopo essere stato torturato e seviziato dai killers della Nato; ricordiamo il martirio di Sadam Hussein, impiccato perchè uccidendo lui si è ucciso l'Iraq che non sarà mai più una nazione; ricordiamo lo smembramento della Jugoslavia fondata dal grande Tito decisa al Castello di Rambouillet dalla signora Maddalena Albright e dai suoi compari europei; ricordiamo la morte in carcere di Milosevic e l'assassinio di Ceisescu e della moglie; ricordiamo la morte di Lumumba ed il destino ancora sconosciuto del Presidente della Costa d'Avorio abbattuto da una guerra civile fomentata e diretta dai francesi. Speriamo che a questa lista non vengano aggiunti Assad ed Ahmadinejad.
Ricordiamo il grande Salvatore Allende caduto combattendo per la libertà del suo popolo.

11 settembre al Pentagono


Gli americani ritengono che disponendo del controllo dei massmedia possono raccontare e fare passare per vere le balle più invereconde. Ma davvero ritengono di farci credere che un areo grande cinquanta volte questo buco fatto nelle mura del Pentagono vi sia passato dentro? Il cammello che passa per la cruna dell'ago? E poi: che fine ha fatto l'areo, che fine hanno fatto i passaggeri? Possibile che ci debbano imbrogliare con la faccia tosta di chi dice ti imbroglio ma tu fai finta di crederci tanto sono io che comando e che do le carte.


11 settembre a Santiago del Cile

Il Presidente Allende conscio di essere distante dalla morte soltanto pochi minuti imbraccia il mitra e combatte per la difesa della repubblica socialista del Cile. Lo fa per lanciare un messaggio a tutto il mondo ed alle generazioni future. Un messaggio che dice quanto può essere crudele ed invasivo l'imperialismo e come la classe operaia debba sempre e comunque difendere la società che ha modellato secondo i principi della giustizia sociale e del bene comune socialista.

Due colpi di Stato

Oggi è l'anniversario di due colpi di Stato. Il primo è del 1973 fu organizzato dalla Cia in Cile ordinato da Kissinger che temeva la diffusione del socialismo nell'America Latina ed era furioso per la nazionalizzazione dell'industria del rame. Il grande Presidente Salvatore Allende morì combattendo e da martire con il mitra in mano mentre i carri armati di Pinochet abbatteva
no a colpi di cannone la Casa Rosada. Il secondo colpo di Stato è stato ordito sempre dalla Cia con la supervisione di Bush e la consulenza tecnica di Israele ed è la collisione di tre aerei contro le Torri Gemelli ed il Pentagono. L'autoattentato è avvenuto prima delle 9 del mattino ed i grattacieli erano popolati soltanto dagli addetti alle pulizie. Circa tremila poveri disgraziati molti dei quali sans papiers di cui agli USA non importava niente come non ha importato niente la morte dei tanti vigili del fuoco caduti eroicamente mentre tentavano di app
restare aiuto. L'incendio delle Torri Gemelli è stato portato nelle case di tutto il mondo dal possente sistema massmediatico occidentale. La sequenza degli aerei che impattano la parte alta dei grattacieli e stata fatta vedere e rivedere milioni di volte. Naturalmente i grattacieli erano stati minjuziosamente minati dal momento che se non lo fossero stati avrebbero impiegato settimane a bruciare e non pochi minuti prima di accartocciarsi su se stessi. Il colpo di Stato contro la pace mondiale dell'11 settembre americano ha finora provocato centinaia e centinaia di migliaia di morti ed ha rilanciato la guerra USA nel Medio Oriente. Fino a quando gli USA avranno la potenza militare attuale senza un reale deterrente che li faccia stare al loro posto l'umanità è perduta. Dobbiamo aspettarci una guerra dopo l'altra perchè insaziabile e la voglia di dominio dell'imperialismo.

venerdì 7 settembre 2012

A da veni baffon!

Pietro Ancona

" A da veni baffon!"
C'è una sorta di reazione di sgomento superstizioso quando si cita positivamente Stalin. E' la stessa reazione che si riscontra quando si cita negativamente Padre Pio di Pietralcina che, seppur santificato a furore del popolo dei suoi numerosi fan, fu assai discusso dalla Chiesa ed in qualche modo subito di mala voglia. Una identica reazione se si loda Stalin e se si critica Padre Pio. La stessa superstizione.
C'è una responsabilità storica del gruppo dirigente comunista non più bolscevico del XX Congresso. Immaginatevi al posto di Togliatti, Gramsci,Terracini, Scoccimarro Secchia persone come Bersani, D'Alema, Veltroni, Camusso, Napolitano. Insomma la corrente migliorista del PCUS ha preso il sopravvento e i dirigenti della potente Unione Sovietica non accettavano più come Stalin di ricevere un modesto compenso mentre oramai amministravano ricchezze e risorse immense. Per quanti privilegi potesse avere la Nomenclatura essi erano ben misera cosa in confronto a quelli ai quali agognavano le cricche radunate attorno a Kruscev e poi trenta anni dopo attorno a Gorbacev. La direzione di un immenso Stato ne aveva fatto dei borghesi senza averne però i vantaggi che hanno i dirigenti delle "democrazie" occidentali. Lo stalinismo era il massimo di idealità e di spiritualità nella gestione dello stato comunista. Una gestione di persone che guadagnavano al massimo tre o quattro volte quanto un operaio. Il kruscevismo è stato un colpo di stato borghese dentro il comunismo fatto dal suo stesso ceto dirigente! Stalin aveva capito che questo era possibile che accadesse ma probabilmente era oramai troppo anziano per potere mettere in salvo il potere bolscevico da nuovi borghesi.
Guardate la fine miserevole fatta da Gorbacev ridotto a vendersi come un prodotto pubblicitario, come la prova della impossibilità del comunismo. Gorbacev che nel constatare quanti danni ha prodotto all'URSS non ha ancora avuto l'onestà di farsi una pubblica autocritica e dire: "ho sbagliato".
Migliaia di neoricchi russi che gozzovigliano negli alberghi più lussuosi dello Occidente, personaggi che possiedono venti anni dopo la caduta del comunismo patrimoni di miliardi e miliardi di rubli mentre la società russa subisce una sorta di regressione antropologica con una terribile diminuzione di natalità e migliaia e migliaia di poveri non hanno casa e d'inverno muoiono per strada, centinaia di migliaia di bambini abbandonati in Bielorussia, Ucraina, Georgia sono la terribile prova di quanto fosse avvelenato il pomo della libertà offerto da Gorbacev e dal sicario degli USA Eltsin al popolo russo. Solo un ritorno all'etica bolscevica del comunismo edificato da Lenin e da Stalin può ridare speranza non solo ai russi ma all'umanità per la quale Stalin era un faro, un punto di speranza. "A da veni baffon" tornerà a spingere un movimento per recuperare gli ideali del comunismo, la sua etica umanitaria superiore a quella di qualsiasi religione.
Desidero chiudere ricordando le parole di Pietro Nenni e di Rodolfo Morandi nel ricordo che fecero sull'Avanti! del marzo 1953 di Giuseppe Stalin: "L'umanità ha perduto un grande condottiero di pace e di libertà!"

martedì 4 settembre 2012

la campagna elettorale di Enna

La campagna elettorale di Enna

Le elezioni politiche dell'87 si svolsero il 14 giugno. Arrivai ad Enna quasi un mese prima e trovai la città avvolta in una densa quasi impenetrabile nebbia. Faceva freddo ed io ero venuto da Palermo in abiti quasi estivi.Portavo una canottiera sotto la camicia ed avevo urgente bisogno di una maglia di lana. La maglia di lana quasi a giugno! Comprai tre maglie di lana!
Presi alloggio in un albergo della città alta. Telefonai alla federazione comunista per comunicare il mio arrivo. Non si fece vivo nessuno. Passai molte ore da solo in albergo in un silenzio glaciale poi pranzai da solo e nel pomeriggio mi recai in Federazione. Il Segretario era un giovane tarantino un "quadro" inviato dalla Direzione in Sicilia per dare una mano. Fu gentile ma non mi comunicò alcun programma, niente che io potessi fare. I successivi due giorni li passai in albergo da solo. Una situazione allucinante, incredibile! Colaianni non aveva idea di quale inferno fosse il Partito ad Enna! Il candidato alla Camera era un giovane dirigente di una organizzazione di contadini il quale era letteralmente il padrone del Partito. Aveva fatto sapere al segretario tarantino che se lui non fosse stato eletto poteva farsi le valigie e tornare al suo paese! Ancora dopo qualche giorno cominciai a fare qualcosa a spostarmi in provincia. La CGIL regionale mi mandò Francesco Catalano mio amico un compagno di famiglia ennese stimatissimo dai suoi concittadini il quale si mise al mio fianco e mi aiutò nella campagna elettorale. Molti compagni socialisti si schierarono dalla mia parte ma era difficile che venissi eletto: il candidato alla camera del pci aveva accordi con il candidato al senato della dc. Tutta l'Enna politica era al corrente di questa tresca. Accordi di ferro che funzionarono a dovere. Spesso i due facsmimili dc pci circolavano insieme. Insomma ad Enna era già stato fondato con quasi venti anni di anticipo il PD dai due notabili locali! Feci una c ampagna elettorale che fu un successo. Mi ricordo di aver fatto un comizio a Leonforte con Anna Finocchiaro che allora era una avvenente magistrata catanese , un comizio affollato da migliaia di persone. Per me è stata una esperienza umana importante.I minatori, i lavoratori mi sostennero. Presi un sacco di voti ma molti compagni venivano a riferirmi dello intrigo che si sviluppava alle mie spalle. Ne informai Colajanni a Palermo ma, come capii dopo, inutilmente. Non avevo capito che il PCI non era più il partito disciplinato dal centralismo democratico che io immaginavo. Enna era per i fatti suoi ed il regionale del Partito non vi aveva alcun potere.Il PCI era già diventato un'altra cosa. Era un partito dilaniato da gruppi di potere e pieno di conflitti al suo interno. Ebbi 25 mila voti pari alla percentuale del 25 per cento e mi mancarono qualche centinaio di voti per essere eletto. Fu eletto soltanto il candidato della DC mentre colui che gli aveva dato almeno un migliaio di voti comunisti per il senato non era stato eletto. Lo sarebbe stato dopo alle elezioni regionali e da allora lo sarebbe stato sempre fino ai giorni nostri. Tornai a Palermo deluso e stordito. Non c'è niente che possa disorientare e mettere a terra quanto una sconfitta elettorale. La solitudine che può colpire in una sconfitta è devastante e capace di atterrare.

lunedì 3 settembre 2012

scampoli settembrini


Brutti, sporchi e cattivi, molto cattivi!
Leggo e leggiucchio sul film di Ciprì. iI poveri siano sporchi brutti e cattivi come abbiamo visto in un film memorabile con Nino Manfredi. Niente di nuovo sulla rappresentazione al limite della repellenza di una fauna umana grottesca ed in preda a pulsioni incontrollabili di consumismo. E' possibile che la famiglia descritta da Ciprì esista ma sono certo che ce ne sono duecento nello stesso quartiere diverse che sbarcano il lunario ed hanno uno schema morale solido e valori importanti anche se la mancanza di qualche dente rende bruttina la loro vista. Ma si sa. Non tutti possono permettersi un dentista. Il degrado, la deriva verso la distruzione che Ciprì ha voluto rappresentare coincidono con l'analisi postpasoliniana della plebe sottoproletariato che sostituisce la classe operaia e vive una vita indegna di essere vissuta.
http://www.gazzettadelsud.it/news/spettacoli/10917/Venezia--Cipri--primo-italiano-in-concorso.html


M a che dobbiamo fare?
sono sicuro che il film di Ciprì con Servillo presentato alla mostra di venezia non sia una volgare speculazione razzista su Palermo, sulla Sicilia, sui siciliani poveri dei quartieri degradati. . Si parla di un padre che usa i soldi avuti per il risarcimento della figlia morta in un incidente per comprarsi una enorme auto e su questo si ricama sul connubio tra il sottoproletariato degenere il consumismo etc...etc..... Spero di non sbagliarmi ma dal momento che Cipri è palermitano spero che non siamo alle solite che i peggiori detratori di se stessi siamo proprio noi siciliani. Comunque non mi pare giusto esprimermi definitivamente se non vedo il film. Ma credo che ci prenderemo un dispiacere.






Genocidio politico




Penso a quanto era bello, intelligente, sensibile,umano il popolo comunista del PCI di Togliatti. di Longo di Natta e degli altri grandi segretari del PCI.


Un popolo di milioni e milioni di persone che leggeva, era elevato culturalmente ed era capace di fare dei festival dell'Unità festival della Cultura e della Politica. Una cultura politica quella comunista che penetrava profondamente nella società italiana migliorandola. Una cultura "egemonica" che non era violenta convinceva trascinava era legata ai sentimenti più grandi di giustizia sociale di libertà di progresso di vera democrazia. Penso alle centinaia di migliaia di copie dell'Unità che si vendevano ma anche dell'Avanti che nel marzo del 1953 nel paginone centrale listato a lutto salutava la morte di Giuseppe Stalin come la caduta di un padre dell'umanità.


Ora il popolo del PD e quel poco che è rimasto del PSI non hanno più valori. Accettano il peggiore e più miserabile machiavellismo della politica italiana, subiscono la perdita dell'art.18 e le pensioni a 70 anni e soltanto per una manciata di spiccioli. Accettano in nome del liberismo e delle imprese tutti gli interessi del capitalismo italiano che è uno dei più avidi e meschini del mondo.

Come ha potuto il magnifico e grande popolo comunista diventare il popolo del PD che applaude Renzi e Letta ed accetta di allearsi con Casini



Gli americani ci mettono il dito nel sedere

I tedeschi hanno capito che dietro l'attacco all'Euro alla Grecia all'Italia alla Spagna ci sono gli americani che temevano per il suprematismo del Dollaro come moneta di scambio internazionale. Inoltre sanno che gli americani non sopportano le prosperità ed il benessere del popolo tedesco che vorrebbero ridurre a stecchetto. Gli USA non sopportano la locomotiva tedesca nell'economia mondiale. Vorrebbero essere i soli padroni dell'economia ed invidiano il bene e la prosperità altrui. I "mercati" non sono altro che gli USA. Oggi la Merkel li attacca. La Merkel è una liberista che assume una posizione coraggiosa nella sua parte politica. I socialisti brillano per il loro silenzio ed il loro subalternismo.


Per anni mi sono stupito ogni volta che in un film americano sentivo la radio o la tv parlare del Tempo e del Listino delle Borse. Pensavo: ma è mai possibile che questo sia il centro del mondo degli americani? Le previsioni del tempo e come andrà la Borsa?
Non sapevo, me tapino, che l'Italia sarebbe diventata tale e quale all'America. Previsioni meteorologiche e andamento delle borse sono diventati centrali nella nostra vita. Ci vengono imposte e siamo obbligati a sentire dappertutto. Ci manca soltanto di raggiungere la quantità di miliardi di pillole tranquillanti che vengono smerciate negli USA. Ma noi siamo a buon punto! Basta guardare la faccia di Monti la mattina e si è subito in zona ansiogena...


Slotz
Vedevo ieri sera in TV un servizio su Varsavia sulla Polonia e sono rimasto meravigliato di quanto stiano bene i polacchi e di come cresce con allegria la loro economia.
Poi ci ho pensato ed ho capito l'arcano, la causa di tanta gioiosa crescita economica e sociale. Non hanno l'Euro! Sono fuori dalla trappola mortale della euro-zona! Stampano i loro slotz quanto ne hanno bisogno!! Non hanno Monti che rompe la loro anima e li minaccia un giorno si ed uno no di farli morire di tasse e di fame! Non hanno la merkel che assegna loro i compiti! Non hanno Draghi con la sua faccia di Jago che come una idrovora trasferisce i loro redditi alle banche dei pescecani!

La Bibbia

alla base della sanguinaria continua aggressione degli USA ai popoli del mondo e di israele ai palestinesi ed ai suoi confinanti sta non soltanto gli interessi dello imperialismo colonialistico ma il convincimento della superiorità ed unicità del Popolo di Dio rispetto tutti gli esseri umani. Al confronto il libro di Hitler Mein Kamps è cosa di secondaria importanza. Gli americani e gli israeliani sono convinti dalla loro religione che "debbono" distruggere i loro nemici ed impossessarsi dei loro beni. Il mondo non sarà mai libero dalla loro minaccia fino a quando non prenderanno le distanze dalla Bibbia. Basta leggere qualche passo del Deutoronomio per rendersi conto del perchè di tanta disumanità e di tanto sangue.

Deuteronomia 2 24 "24 Suvvia, levate l'accampamento e passate la valle dell'Arnon; ecco io metto in tuo potere Sicon, l'Amorreo, re di Chesbon, e il suo paese; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra. 25 Oggi comincerò a incutere paura e terrore di te ai popoli che sono sotto tutto il cielo, così che, all'udire la tua fama, tremeranno e saranno presi da spavento dinanzi a te.

Il prode Renzi

Leggo che Renzi gode di grande popolarità dentro il PD. Certo i gruppi dirigenti del PD hanno lavorato in profondità se sono riusciti a cambiarne il DNA e fare di un partito che viene dai comunisti e dalla sinistra dc qualcosa capace di riconoscerci in uno che sull'art.18 diceva "Chi se ne frega"! Non è che gli altri siano migliori di lui. Sono tutti in gara a chi è più corogna dell'altro verso i lavoratori.

La Camusso mendica

Rivendicazioni inconsistenti ed umilianti della Camusso al Governo. La detassazione delle tredicesime diventa una una tantum di una mancetta che non darà alcun sollievo alle famiglie dei lavoratori. La signora Camusso si guarda bene dal chiedere garanzie permanenti per i lavoratori come il Salario Minimo Garantito che impedirebbe salari schiavistici e come l'indicizzazione delle retribuzioni e delle pensioni. Minaccia lo sciopero generale per niente come ha fatto per niente tutti gli scioperi generali. Dovrebbe rimettere in discussione la legge Fornero e la legge sulle pensioni. Inoltre si dovrebbe spendere sulla scuola dove Profumo sta facendo diventare pazzi gli insegnanti.

genocidio politico

Genocidio politico

Penso a quanto era bello intelligente sensibile umano il popolo comunista del PCI di Togliatti. di Longo di Natta e degli altri grandi segretari del PCI. Un popolo di milioni e milioni di persone che leggeva era elevato culturalmente ed era capace di fare dei festival dell'Unità festival della Cultura e della Politica. Una cultura politica quella comunista che penetrava profondamente nella società italiana migliorandola. Una cultura "egemonica" che non era violenta convinceva trascinava era legata ai sentimenti più grandi di giustizia sociale di libertà di progresso di vera democrazia. Penso alle centinaia di migliaia di copie dell'Unità che si vendevano ma anche dell'Avanti che nel marzo del 1953 nel paginone centrale listato a lutto salutava la morte di Giuseppe Stalin come la caduta di un padre dell'umanità.
Ora il popolo del PD e quel poco che è rimasto del PSI non hanno più valori. Accettano il peggiore e più miserabile machiavellismo della politica italiana, subiscono la perdita dell'art.18 e le pensioni a 70 anni e soltanto per una manciata di spiccioli. Accettano in nome del liberismo e delle imprese tutti gli interessi del capitalismo italiano che è uno dei più avidi e meschini del mondo.
Come ha potuto il magnifico e grande popolo comunista diventare il popolo del PD che applaude Renzi e Letta ed accetta di allearsi con Casini?

domenica 2 settembre 2012

i poteri del generale

Pietro Ancona

I poteri del Generale - 3 settembre 1982

Il Generale della Chiesa chiedeva poteri speciali per portare avanti la sua
lotta alla mafia siciliana. La sua intenzione era di sdradicarla e questa
sua volontà incombeva sulla società siciliana e generava allarme nelle
cosche mafiose. Il Generale era giunto a Palermo come Prefetto. Presidente
del Consiglio dei Ministri era Giulio Andreotti sospettato da molti di avere
un rapporto speciale con la mafia siciliana rapporto mediato a Palermo
dall'On.Le Lima e nella Sicilia orientale dall'On.le Drago.L'On.le Lima
sarebbe stato ucciso dalla mafia nel 1992 uno degli anni horribilis della
storia mafiosa di questo disgraziato Paese.
La questione della concessione dei poteri speciali divideva le forze
politiche siciliane. C'era chi era favorevole ma anche chi era decisamente
contrario. Il segretario regionale della DC era contrario ma non perchè
fosse mafioso o intimidito o condizionato dalla mafia. L'On.Le Rosario
Nicoletti era contrario perchè riteneva che la lotta alla mafia dovesse
condursi senza alterare la normalità dell'ordine costituzionale e dei
poteri. Non era convinto della necessità di cedere poteri speciali ad un
Prefetto un Generale mandato dallo Stato e certamente pensava che non fosse
giusto questa forma impropria di commissariamento della Sicilia. L'On.le
Rosario Nicoletti si sarebbe ucciso lanciandosi dalla tromba delle scale
della sua abitazione nel novembre del 1984. Un mistero la sua morte che non
è mai stato penetrato ma io, avendolo conosciuto, dubito molto che si
sarebbe ucciso motu proprio per una propria personale scelta esistenziale.
Era persona di grande razionalità e certamente una delle menti più brillanti
della politica siciliana. Con Piersanti Mattarella facevano un tandem
strepitoso.
Presso l'Assemblea regionale siciliana era costituita una Commissione
Antimafia fatta dai partiti dai sindacati regionali e dai rappresentanti
delle associazioni industriali ed agricole. La Commissione era presieduta
dal Presidente dell'Ars a quel tempo l'On:le Michelangelo Russo. Io ne
facevo parte in quanto segretario regionale della CGIL. Luigi Cocilovo e
Roberto Franchi vi rappresentavano rispettivamente la Cisl e l'Uil. Il PSI
era rappresentato da Salvatore Lauricella e la DC da Rosario Nicoletti.
Segretario regionale del PCI era Luigi Colaianni che aveva preso il posto di
Pio La Torre assassinato il 30 aprile di quello stesso anno.
Ricordo che prima della riunione della Commissione Antimafia dell'Ars
abbiamo avuto un incontro preventivo i tre segretari regionali nella sede
dell'UIL siciliana in via Enrico Albanese. Cocilovo era della stessa
opinione di Nicoletti. Era contrario alla concessione dei poteri speciali.
Io invece ero allarmato dal fatto che si discutesse di questo problema e che
ci fossero tentennamenti delle istituzioni. Ero decisamente a favore dei
poteri speciali e convinsi Franchi e Cocilovo ad assumere una posizione
unitaria nella Commissione. Così andò. Tuttavia dalla Commissione non uscì
una decisione senza se e senza ma per i poteri speciali.
Qualche giorno dopo il generale Della Chiesa veniva massacrato assieme alla
sua giovane moglie Emanuela Setti Carraro. Erano una coppia assai romantica.
Il fatto che il Generale avesse l'amore di questa giovane signora ne rendeva
la figura assai fascinosa e circondata da un alone poetico che ha colpito
tutte le persone che abbiamo vissuto intensamente quel periodo tragico ed
oscuro della insanguinata storia della Sicilia.
Alla luce delle cose che si sono recentemente sapute sul rapporto
mafia-Stato credo che bisognerebbe rianalizzare tutta la vicenda
dell'assassinio del Generale e della moglie. Per capire quale nido di vipere
è stato messo in allarme dalla presenza di un Generale che prometteva
davanti ai ragazzi ed alle ragazze dei licei palermitani lotta senza
quartiere fino alla vittoria alle cosche ed ai loro sporchi interessi.
Pietro Ancona

sabato 1 settembre 2012

foglietti sparsi



Un Comitato Socialista per la lista di sinistra Fava

I socialisti siciliani hanno l'occasione di ritrovare se stessi in uno schieramento di sinistra e di progressisti che si costituisce attorno a Fava. E' innaturale il sostegno dei socialisti a Crocetta come lo fu a Capezzoni (che poi li lasciò con un palmo di naso) come lo fu per Ferrandelli alleato tramite Cracolici con Lombardo. E' stato sconcertante farsi imporre da Nencini la leadership di Vizzini che per decenni era stato importante uomo del gruppo dirigente berlusconiano.
Invito i socialisti siciliani a fare un comitato e prendere contatto con Fava per concordare le modalità di una campagna elettorale che deve portare davvero ad un rinnovamento dell'Isola liberandola dall'egemonismo della destra e del PD che sono e saranno alleati per continuare l'opera del governo Lombardo.



La contraddizione

Preciso che nel sostenere Fava e la sua coalizione e nell'invitare i socialisti a votarlo è perchè non vedo nessuna altra possibilità di voto. Dovrei astenermi dal votare e scegliere una strada alternativa che potrebbe essere quella dei referendum e delle alternative territoriali. Ma la gente è ancora malatissima di elezioni. Se non va a votare si sente male! Crede di essere esclusa dal consorzio dei cittadini, di regredire in chissà quale abiezione. Eppure potremmo e dovremmo imparare la civiltà del non voto. Io non condivido tante posizioni di IDV e della federazione della sinistra che spesso si presta a farsi strumentalizzare dalle campagne CIA una volta contro la Libia e l'altra contro la Siria o contro la Russia. Ferrero ha financo sottoscritto il Pornoappello delle Pussy Pussy scambiandolo per sostegno alla libertà di opinione. Questo mentre le posizioni verso gli USA diventano sempre più morbide e non si dice niente su una società in cui la gente di colore nero viene uccisa per la strada da poliziotti che si divertono a farne tiro a segno.
Sono contraddittorio e sostengo il voto a Fava. Credo che nello spazio politico che si è scelto c'è anche volente o nolente un qualcosa che lo spinge a sinistra e spingerà a sinistra la coalizione. Non potrà fare le porcherie di Lombardo e dei suoi sostenitori. Ecco perchè sostengo Fava anche si mi piacerebbe moltissimo chiudere per sempre la partita con questa regione che anche se amministrata con le migliori intenzioni sarà sempre un peso per i siciliani.


La democrazia- spettacolino degli USA

Squallore volgarità ingiurie spettacolini per bambini che divertono gli infantilizzati americani battute e battutine per nascondere l'allucinante vuoto di ideali e la assoluta lontananza dai problemi delle popolazioni americane dai due candidati Romney e Obama marionette delle multinazionali che li manovrano con i finanziamenti. Questa è la Nazione-guida della democrazia? Uno Stato in perenne stato elettorale i cui Presidenti si muovono sulla base di sondaggi influenzati da massmedia proprietà delle multinazionali e degli affaristi delle armi e delle guerre.
http://www.repubblica.it/esteri/2012/08/31/foto/tampa_clint_alla_convention-41747775/1/?ref=HREA-1




Professori solo per concorso

Tutti coloro che sono arrivati al governo chiamati dal Governor dell'Italia perdono la testa o se si inebriano dei gas esilaranti che avvolgono il loro cervello quando i carabinieri di guardia si schiaffano sull'attenti o il commesso di corridoio fa tanto di salamelecco.
La mattina appena svegli si dicono: che mi invento oggi? Quale proposta potrò fare?
Il Ministro alla Istruzione (hanno concellato pubblica in omaggio al Vaticano) stamane ha avuto una pensata rivoluzionaria e come tutti i suoi colleghi vuole fare la sua piccola rivoluzione nella grande rivoluzione del Gran Maestro Monti: vuole abolire le graduatorie degli insegnanti ed assumere nella scuola soltanto per concorso pubblico. Una cosa che forse lo metterà in conflitto un un'alta iperliberista del suo governo che vuole affidare soltanto ai Presidi l'assunzione degli insegnanti ad libitum di questi. Ma forse non c'è alcun contrasto e bisogna scoprire dove è il trucco. Una cosa proposta dalla banda che si è seduta al Governo non può essere niente di buono nè per la gente nè per l'Italia.
Insomma questo Ministro, la Fornero, tutti i colleghi hanno sempre le mani in pasta nella madia dove hanno messo ad impastare i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese. Studiano notte e giorno come levare il tappeto dove la gente sta passando e farla ruzzolare in terra. Ma quando potremo avere un pochino di pace e mandare tutti questi "rivoluzionari" con un reddito medio di due o tre milioni a testa al quel paese, magari a calci in culo per il male che si stanno facendo?




Al Qaeda, Fratelli Musulmani alleati degli USA e della Nato

Gli USA si sono alleati con tutto il terrorismo mondiale per aggredire e dissanguare la Siria. Al Qaeda è al centro di questa alleanza con i Fratelli Musulmani che vengono premiati con l'insediamento al potere se le azioni hanno successo come è accaduto il Libia ed in Egitto ed in Tunisia Il popolo egiziano è stato ingannato ed ha pagato con mille morti il nuovo dominio americano tramite il Fratello Morsi. Popolo ingannato che continuerà a morire di fame. Gli Usa hanno inaugurato l'alleanza con il terrorismo cominciando dalle Torri Gemelle che sono state minuziosamente minate e poi aggredite da aerei che sono stati consegnati ai terroristi dagli stessi USA.

sabato 25 agosto 2012

feliciano Rossitto


Feliciano Rossitto

Feliciano Rossitto era deputato comunista all'Ars quando Fernando Santi, il grande prestigioso segretario aggiunto della CGIL che guidava con saggezza l assieme ad Agostino Novella venne a proporcelo al Comitato Regionale della CGIL in sostituzione di Pio La Torre che tornava al PCI per un incarico nazionale che lo avrebbe trattenuto a Roma fino al suo fatale ritorno in Sicilia all'inizio degli anni ottanta. Era un comunista elitario con una visione illuministica della politica.Riteneva che la realtà si sarebbe potuto cambiare non solo con le lotte ed il movimento della società ma attraverso accordi tra illuminati dirigenti della politica e del potere industriale. Era amico di Rosario Nicoletti e di Nicola Capria segretari della DC e del PSI. Capria per un certo periodo di tempo vice presidente della regione. Si trovò a gestire la lotta per l'abolizione delle zone salariali e questa la fece con la CGIL nelle piazze. Fu fondatore assieme a me ed altri 15 compagni del Direttivo della CGIL nazionale del Sindacato Scuola che fino allora era una componente chiamata "quarta mozione" del sindacato nazionale scuola. PCI e PSI erano contrari a farne un sindacato della CGIL. Tristano Codignola grande intellettuale del PSI era decisamente contrario. Riuscimmo a fare approvare dal Direttivo della CGIL (contraria la segreteria nazionale Sc heda Trentin ed altri) una risoluzione che impegnava per la fondazione di un sindacato scuola che in effetti fu poi fondato e diede grandissime soddisfazioni ai compagni professori e non della scuola al movimento sindacale ed alla sinistra italiana.
Io e Feliciano Rossitto abbiamo dovuto combattere un'altra pesante battaglia dentro la CGIL per l'abolizione delle gabbie salariali. La questione delle gabbie era scoppiata nel Sud a Catania ed in Sardegna con scioperi molto forti. La CGIl riunì tutte le strutture meridionali al Maschio Angioino di Napoli dove per due giorni dibattemmo il tema. La CGIL Nazionale era contraria. Contrariissimi Rinaldo Scheda e Bruno Trentin uomini eminentissimi. Riuscimmo a metterli in minoranza ed avviare un movimento che si concluse con l'abolizione delle gabbie salariali. Certo eravamo favoriti dalla spinta ascensionale delle masse che sembrava irresistibile e anche dal PSI al governo che appoggiava apertamente questo genere di rivendicazioni catalogate sotto il titolo "modernizzazione democratica dell'Italia".
Feliciano fu anche protagonista della vicenda scaturita dai fatti di Avola. La polizia sparò ed uccise due braccianti ma l'emozione che scatenò nel paese quel terribile episodio portò alla riforma del collocamento e fece del caporalato un vero e proprio reato (Ora il caporalato è gestito dalle agenzie interinali e quello della intermediazione mafiosa della mano d'opera straniera non viene neppure rilevato!!)
Fu anche importante propagonista della ricostruzione del Belice dopo il terribile terremoto. Affluirono in Sicilia anche per merito suo aiuti da tutta Italia e specialmente dall'Emilia Rossa.
Amministrava la CGIL con la parsimonia tipica dei ragusani. Avevo bisogno di una auto e mi vendette la vecchia seicento della CGIL per 250 mila lire. Una cifra notevole per me che ne guadagnavo meno di un terzo al mese! La seicento era priva della spalliera del sedile di guida e Giuseppina per qualche tempo la guidò reggendosi con il volante da Palermo a Mezzojuso dove insegnava e dove si recava tutti i giorni a spese sue!

lunedì 20 agosto 2012

azzo toni

Azzo Toni

Nel 1953 la Direzione del PSI commissariò la Federazione di Agrigento. . Persona di spicco del partito agrigentino era l'On.le Giosuè Fiorentino di Palma di Montechiaro che era stato sottosegretario di Stato nel governo De Gasperi. Fiorentino era stato accusato da Michele Pantaleone di accettare voti dalla mafia. Cosa che successivamente fu smentita dallo stesso Pantaleone che chiese scusa ma che tuttavia aveva allarmato la Direzione. Salvatore Lauricella e Filippo Lentini non erano ancora importanti come sarebbero diventati dopo.
Azzo Toni era un vigoroso settantenne elegantemente vestito e pettinato con una scrima che tagliava in due i capelli argentei. Era un fiero antifascista licenziato dalle Ferrovie dello Stato per ordine di Mussolini. Era stato membro del CLN di Genova e trattò in quanto tale la resa dei tedeschi (ho trovato per caso in internet un raro documento con la sua foto e quella degli altri membri del CLN). Completamente estraneo alla realtà agrigentina aveva tuttavia portato nel Partito una ventata di buona cultura. Aveva una memoria prodigiosa. Ricordava tutti gli spartiacque (sic) d'Italia che si facevano imparare nelle scuole medie di un tempo e recitava lunghi brani del Cirano di Bergerac ( cos'è un bacio? Un apostrofo etcc...). Fu Commissario per quasi tre anni. Il Partito agrigentino fu ingrato e duro con lui. Non fu tra i delegati al Congresso di Venezia. La Federazione di Agrigento delegò cinque autonomisti tre nenniani e due lombardiani. Nessuno della sinistra alla quale apparteneva Azzo Toni e che tuttavia a Venezia avrebbe preso la maggioranza del Comitato Centrale mettendo Pietro Nenni in minoranza e quasi spingendolo alle dimissioni. TRa i due lombardiani uno ero io. Ero stato eletto dopo una durissima competizione sopratutto per merito della sezione giovanile di Favara capeggiata dal mio grande amico Calogero Lombardo che minacciò la Sezione di non votare Lauricella se non avessero votato anche per me. Avevo venti anni ed ero uno dei pià giovani delegati al Congresso di Venezia. Come ho già detto Azzo Toni fu del tutto ignorato.
Ho un ricordo straordinario del Congresso dominato da una fascinosa relazione di Pietro Nenni. Parlò per circa tre ore che volarono. Pietro Nenni era molto diligente e le sue relazioni erano tutte scritte. Avendo problemi di vista erano scritte a caratteri molti grossi. Altro oratore eccezionale era Riccardo Lombardi ingegnere originario di Regalbuto, antifascista, Prefetto di Milano, autore del progetto di nazionalizzazione dell'industria elettrica che avrebbe realizzato il primo governo di centro-sinistra. Lombardi parlava senza appunti ma la concatenazione logica delle sue argomentazioni era ferrea scintillante e trascinatrice. Il Congresso di Venezia aggiornava la linea del Partito dopo i fatti di Ungheria. Ci fu il primo strappo con i comunisti e si gettarono le basi dell'incontro con la DC. Nenni vinse politicamente il Congresso ma perse il controllo del Partito. La maggioranza del CC era vecchiettiana. Lauricella che era segretario della federazione non fu eletto nel CC e tornò a casa assai contrariato.
Venezia mi deprimeva. Erano giornate invernali con l'acqua della laguna scura. La città mi sembrava irreale, una specie di teatro disabitato di tanto in tanto invaso dai turisti. Era carissima. Sono eretico se dico che Venezia non mi è piaciuta?


lunedì 23 luglio 2012

i forestali siciliani sono pochi

I forestali siciliani sono pochi!

Vorrei spezzare una lancia a favore dei lavoratori forestali siciliani che scandalizzano in ben pensanti con la pancia piena di tutta Italia che non trovano di meglio che sparlare dei lavoratori oggi aggrediti da tutti e non difesi dai loro sindacati che sono diventati maggiordomi del governo e del padronato. Il fatto che siano trentamila fa strillare allo scandalo mentre non si trova niente da dire sugli stipendi miliardari delle alte cariche della pubblica amministrazione compresa quella siciliana.
I lavoratori forestali sono braccianti agricoli appartenenti a 4 categorie : eccezionali, occasionali,abituali e permanenti. Gli eccezionali fanno 50 giornate l'anno, gli occasionali 100, gli abituali 150, i permanenti 200 ( ripeto a memoria ma non credo di sbagliare. Gli elenchi sono fatti un base ad una precisa legge che risale ad alcuni decenni. I lavoratori effettivi permanenti sono soltanto poche migliaia ed inadeguati tenuto conto che la Sicilia non è regione marinara come si può facilmente arguire dal fatto che è circondata dal mare ma una regione montagnosa la cui altitudine media è assai elevata. L'Etna è una delle montagne più alte di Europa. La divisione del lavoro in queste quattro categorie è stata fatta per dare lavoro e pane anche se un piccola quantità ai 400 comuni siciliani. La Sicilia ha 6 milioni di abitanti.
Se volete sapere la mia opinione i trentamila forestali sono pochi e questo giudizio può essere confermato dagli esperti della forestazione. Si tratta di trentamila persone che fanno un lavoro che potrebbe essere fatto soltanto da 5 mila di loro e che appunto vengono pagati come fossero cinquemila. Infatti sono pagati a GIORNATA. Se un forestale fa 100 giorni viene pagato per 100 giorni e così via.
Sono l'ex segretario generale della CGIL siciliana e vi assicuro che si tratta di una scelta pulita, responsabile, socialmente saggia
di cui nessuno in Sicilia si deve vergognare,.
C'è invece da vergognarsi e molto per il trattamento dei dipendenti regionali sia economico che normativo. Ma questo tasto viene toccato raramente perchè...la borghesia non gradisce critiche o essere criticata.... Auspico che i sindacati dei dipendenti regionali avanzino una proposta di autoriforma. Decidano da soli di adeguarsi al resto d'Italia senza aspettare che sia qualcun altro a farlo. Ma per fare una cosa del genere ci vuole intelligenza e senso della propria dignità. Spero che si trovino.

sabato 14 luglio 2012

le parole sono spie

Le parole sono spie

Il commento di Mario Monti al declassamento che l'Agenzia di Rating Mood's ha fatto dei titoli italiani con straordinaria tempistica legata allo svolgimento della vicenda finanziaria internazionale, è disvelatore della... sua assoluta complicità con le banche e gli organismi che si stanno "lavorando" l'Italia prosciugandola dei suoi beni e rendendola povera e pazza.
Monti ha usato due termini per affrontare il misfatto Moody's: disgrazia e punizione. Ora tutto si può dire della decisione di Moody's tranne che si tratti di una disgrazia. Il vocabolario italiano dice che disgrazia sta ad indicare evento tragico, doloroso: Esempio: ha avuto una vita piena di disgrazie Sinonimi: avversità, calamità, guaio, incidente, infortunio, tragedia. Dice inoltre: evento tragico, doloroso: Esempio: ha avuto una vita piena di disgrazie Sinonimi: avversità, calamità, guaio, incidente, infortunio, tragedia. Ora Moody's è un organismo che ha espresso un giudizio che danneggia l'Italia e non lo ha fatto contrariamente alla sua volontà o per errore ma deliberatamente e certamente in combutta con gli squali che agiscono mandandolo avanti e poi ci lucrano sopra succhiando il sangue dei popoli. Uno Stato che viene danneggiato in modo così grave in un momento delicatissimo della sua vita non commenta dicendo che è una disgrazia ma una pugnalata inferta da assassini finanziari killers di profittatori.
L'altro termine che ha usato Monti è stato "punizione". L'Italia viene punita ma di quali peccati? Chi è Moodys, chi sono i banditi che agiscono nell'ombra alle sue spalle per punirci? Chi dà a questi signori il potere di punirci o di premiarci? Chi sono? A quanto pare Monti riconosce a questi signori il potere di punirci anche se fa capire di ritinere la punizione ingiusta.
Debbo aggiungere che le altre reazioni di personaggi italiani ed europei alla decisione di Moody's sono state assai morbide. Il diritto di Moody's di giudicarci e di rovinarci non viene messo in discussione dal sistema politico istituzionale che è complice della speculazione finanziaria e non farà nulla ma proprio nulla di non dico estirparla ma soltanto moderarla e renderla meno cruenta e sanguinaria.
Mi confermo che Mario Monti governa ma per tutelare interessi stranieri all'Italia, interessi che negli ultimi dieci mesi ci hanno salassato di almeno un centinaio di miliardi di euro che non vedremo mai più.
Pietro Ancona

sabato 2 giugno 2012

infamie italiote

Si è consumata la Grande Infamia contro i lavoratori italiani con l'approvazione al Senato della legge che liquida l'art.18, distrugge il ccnl a tempo indeterminato, riduce il sostegno alla disoccupazione con la complicità quasi aperta di CGIL CISL UIL che non battono ciglio. Quanto sono stato ingenuo a credere alle parole della Camusso quando diceva che l'art.18 era un fatto di civiltà e annunziava due giorni di sciopero!
Ora si dovrà pronunziare la Camera ma non dubito che il PD farà mancare il suo apporto convinto ed ideologico alla svolta e che nellle fabbriche e nei posti di lavoro con i lavoratori terrorizzati dalla crisi i sindacati si serviranno di questa per giustificare la loro inerzia.
Senza il sostegno del PD ed il via libera di Cgil-Cisl-UIL il Governo non avrebbe mai avuto la forza di abolire l'art.18 e manomesso il resto. Anche Napolitano è stato della partita spingendo i sindacati a calare la testa ed ottenendola.
Oggi i Segretari Generali di CGIL CISL UIL dopo avere annullato la parata dei lavoratori per il 2 giugno accanto alle forze armate si recheranno nelle zone terremotate. Sarebbe una giusta e bella scelta se non si trattasse di uno spot propagandistico per mettere la sordina sull'art.18 e se la visita non fosse concepita in termini "istituzionali". Visiteranno i terremotati con il Presidente della regione Ernani e vedranno il terremoto ed i suoi problemi non insieme alla gente che soffre e con cui condividere la sofferenza ma in una funzione "terza" e nella ideologia della sussidiarietà che oramai muove le azioni dei sindacati.
Non condivido per niente la parata militare per festeggiare la repubblica. L'esercito che sfilerà non è l'esercito di leva nazionale in cui si riconoscerebbe l'intero popolo italiano ma un esercito di professionisti in atto impegnato in agghiaccianti ed allucinanti occupazioni coloniali di popoli privati della loro libertà, un esercito che come sanno i militari è subalterno a quello americano che occupa l'Italia con 103 basi militari sparse in tutta la penisola. Se questo Esercito festeggia la Repubblica questa Repubblica non è quella di tutti gli italiani ma di coloro che approfittano della loro maggioranza in Parlamento per cancellare i diritti dei lavoratori.

giovedì 24 maggio 2012

FUNERALI DI STATO

Solenni funerali di Stato di Placido Rizzotto

Oggi solenni funerali di Stato di Placido Rizzotto a Corleone alla presenza del Capo dello Stato che ieri ha presenziato il ventennale di Falcone e domani si recherà anche a Portella della Ginestra per rendere omaggio ai caduti della prima grande strage di mafia-Stato e c'entrano anche gli americani (leggere al riguardo le cose che scrive il prof.Giuseppe Casarrubea).
Ho sentito stamane a TG3 l'intervista del nipote di Placido Rizzotto. Anche lui si chiama Placido. Ha raccontato il martirio di Rizzotto ricordandosi di tutti gli altri sindacalisti trucidati dalla mafia prima e subito dopo le elezioni del 1948 che assicurarono successo alla DC partito preferito dalla mafia per decenni in Sicilia. Gli sono grato di questo riferimento che va da Rizzotto a Salvatore Carnevale uno degli ultimi caduti sotto il piombo delle lupare. Placido Rizzotto ha anche ricordato il sacrificio di Bernardino Verro altro grande corleonese organizzatore dei Fasci dei Lavoratori e dirigente del movimento contadino autore di un importante contratto di riforma dei patti colonici. Verro fu Sindaco di Corleone e fu ucciso nel 1915. La storia siciliana è storia di una forte e radicata antimafia che ha dato vita ad un movimento socialista consapevole, una grande forza culturale di liberazione della Sicilia e del Sud.
Lo Stato che celebra i funerali a Placido Rizzotto a quasi settanta anni dalla orribile uccisione e dall'infoibamento è assai lontano dai valori di cui Rizzotto sindacalista socialista e partigiano era portatore. Valori della dignità del lavoro che con il disegno di legge in discussione al Senato viene conculcata continuando a dare vita alla malvagia legge Biagi (flessibilità in entrata) e abbattendo l'art.18 sulla giusta causa. Valori legati ad una Costituzione per la quale Rizzotto combattè da partigiano e che è in via di liquidazione. E' uno Stato che si accanisce con cattiveria sui lavoratori distruggendone le conquiste. Uno Stato che ha distrutto la coesione sociale e che ha spinto tantissime persone alla disperazione ed al suicidio. C'è contraddizione tra il funerale a Placido ed il comportamento di questo Stato che ha fatto dei lavoratori italiani gli ultimi d'Europa. Per questo avevo espresso dubbi e perplessità su un rito che non corrisponde agli orientamenti ed alla natura di questo Stato e del suo Governo.Il PSi di oggi è l'epigone mediocrissimo ed insignificante del grande Partito che fu di Placido Rizzotto e di Sandro Pertini. Anche la stessa CGIL non è più quella di Placido Rizzotto e da un ventennio non fa altro che ritirarsi sotto l'offensiva del padronato e della destra. Lo ha fatto per la scala mobile, per le pensioni, per l'art.18, per la legge Biagi, per la scuola. La glorificazione del passato rischia di essere una operazione demagogica ed insincera per coprire un presente che è il peggiore possibile per i lavoratori italiani abbandonati alla loro solitudine. Ma il funerale costituirà se non una riparazione storica che non c'è il riconoscimento dell'eroismo di una Sicilia che si è battuta a mani nude contro la mafia e lo Stato che ne era alleato.
Pietro Ancona

mercoledì 23 maggio 2012

Secondo copione

Secondo un copione che si è visto fin dalla strage di Piazza Fontana e che poi è stato recitato in tutte le altre stragi anche la strage di Brindisi è oggetto di un oculato filtraggio di notizie che hanno l'effetto di indicare le causali più "strane". Oggi, con mia sorpresa, ho letto che l'attentatore ha manovrato più volte il telecomando, anzi i telecomandi dopo averli provato. Poteva fare saltare le ragazze giunte con l'autobus delle 7,30 ma ha preferito aspettare le ragazze provenienti da Messegne. Viene quindi insinuata la pista dell'attentato mirato a uccidere nel gruppo soltanto le ragazze di Messegne, quindi continua il ragionamento sembrerebbe una faida interna alla Sacra Corona Unita oppure si vuole punire la mafia di Messegne etc...etc.... Da che cosa si ricava questa ricostruzione dei minuti che precedono la strage non si sa. Inoltre non esiste proporzione tra lo scoppio dell'ordigno e gli effetti che nella loro tragicità sono comunque relativamente modesti. Insomma ad una settimana dall'eccidio la matassa si aggroviglia anche se ancora c'è una oscillazione tra la tesi dello attentatore pazzo e solitario (sic!!) e quello dell'attentato a scopo di terrorismo. Finora comunque non sono riusciti a metterci dentro gli anarchici della FAI. Ma domani chi lo sa!! Intanto un Generale addetto ai Servizi Segreti informa il Parlamento che bisogna aspettarsi diversi attentati dagli anarchici. Mizzica!

sabato 19 maggio 2012

perchè una scuola proletaria?

Brindisi
Qualcuno mi spieghi perchè è stata scelta dai terroristi una scuola professionale di Stato e non un liceo classico. Mi pongo la domanda perchè non ho dubbi della natura "proletaria" delle ragazze che hanno subito il mostruoso attentato cosa che è più difficile riscontrare in un liceo classico frequentato da ragazzi di estrazione sociale borghese o medio borghese. Ha inciso la "qualità" della estrazione sociale dei ragazzi da uccidere? E' stato un avvertimento al popolo, alla classe operaia in senso stretto? Insomma, l'attentatore o gli attentatori hanno legami con il ceto dirigente della città ed hanno voluto colpire lontano da questo?

sabato 12 maggio 2012

la pista anarchica nel paese delle stragi di Stato

La pista anarchica nel paese delle stragi di Stato
La federazione Anarchici Informali a me sembra un clone creato da qualcuno della federazione Anarchici Italiani ( FAI stesse iniziali per confondere di più le acque) che ha un sito ufficiale e che ripudia il terrorismo e la violenza. Il documento di rivendicazione dell'attentato ad Adinolfi è stato - secondo me- costruito da presunti specialisti del linguaggio della psicologia e del comportamento degli anarchici ed incorre in macroscopici errori da fare ridere a crepapelle come questo: ""Con una certa gradevolezza abbiamo armato le nostre mani, con piacere abbiamo riempito il caricatore. Impugnare una pistola, scegliere e seguire l'obiettivo, coordinare mente e mano sono stati un passaggio obbligato, la logica conseguenza di un'idea di giustizia, il rischio di una scelta e nello stesso momento un confluire di sensazioni piacevoli. Un piccolo frammento di giustizia, piombo nelle gambe per lasciare un imperituro ricordo di quello che è ad un grigio assassino". Questo è un linguaggio con riminiscenze letterarie del vitalismo anni trenta può verosimile in bocca ad una certa eversione di destra, fascista, e financo dannunziana. Si parla di "sensazioni piacevoli e di "gradevolezza" espressioni ed atteggiamenti estranei alla cultura anarchica che è una cultura seria di grande rilievo nella storia del pensiero politico e che ha almeno duecento anni di vita. Quando mai e come un anarchico parlerebbe di "piacere a riempire il caricatore che mette l'arma quasi in un rapporto erotico ? Insomma basterebbe affidarsi ad un gruppo di semiologi seri per capire quanto sia raffazzonato imparaticcio ed artificiale il linguaggio usato per rivendicare l'attentato ad Adinolfi.

A quanto pare avremo altri attentati. Nel volantino ne vengono indicati 7. Colpisce la leggerezza, la miopia, la ruffianeria dei massmedia italiani nell'avallarela menzogna dell'attentato terroristico degli anarchici. Colpisce l'allineamento dei politici dietro la tesi della pista anarchica. Colpiscono le dichiarazioni del presidente del Copasir Massimo D'Alema che si dichiara "molto preoccupato" Colpisce la subitaneità della nomina di Di Gennaro noto personaggio di una delle pagine cilene della storia italiana a membro del governo. C'è una drammatizzazione e teatralizzazione dello attentato ad Adinolfi che viene sfruttato a fini politici mentre la gente continua ad ammazzarsi per le difficoltà della crisi e vengono sequestrate le pensioni al minimo di poverissimi pensionati costretti a farsi un conto corrente appunto per essere espropriati (illegalmente)dei i pochi soldini sempre a disposizione della esattoria del governo. Sembra che il Governo invochi una stagione di rinnovato terrorismo e che voglia indicare la strada della lotta armata al dissenso sociale. Il Governo ha bisogno di ancora maggiore potere autoritario sulla società italiana in vista delle conseguenze del massiccio bombardamento fiscale che arriverà a giorni a cominciare dall'IMU. Il governo trasmette ansia incertezza ed ora anche il baubau del terrorismo. Niente di nuovo nella storia recente d'Italia se non che tutto si svolge in un ambiente molto più deteriorato economicamente e socialmente di quello degli anni 70.Un ambiente da tragedia.

Pietro Ancona

il sito della FAI

http://federazioneanarchica.org/



http://federazioneanarchica.org/

domenica 6 maggio 2012

Hollande, i generali, la democrazia

Hollande

Cosi Vendola ha commentato la vittoria di Hollande: " Qu­e­s­ta se­ra Pa­r­i­gi ci fa ba­t­t­e­re fo­r­te il cu­o­re. Se ca­m­b­ia la Fr­a­n­c­ia può ca­m­b­i­a­re l'Eu­r­o­pa in­t­e­ra. La si­n­i­s­t­ra d'Ol­t­r­a­l­pe ha al­z­a­to la ba­n­d­i­e­ra de­ll'Eu­r­o­pa so­c­i­a­le e dei di­r­i­t­ti, co­n­t­ro l'Eu­r­o­pa li­b­e­r­i­s­ta che ci sta st­r­a­n­g­o­l­a­n­do. Che il ve­n­to fr­a­n­c­e­se po­s­sa so­f­f­i­a­re fo­r­te per sp­a­z­z­a­re via l'Eu­r­o­pa de­l­le de­s­t­re»,la. -

dubito molto della rispondenza alla realtà di questo giudizio. Ma voglio sperare che le cose andranno proprio così anche se non ci credo e penso che Hollande sarà una versione liberista soft. Ma non voglio essere neppure io troppo negativo in un momento così significativo per la socialdemocrazia francese dopo anni di predominio gollista. Comunque Hollande non ha vinto alzando la bandiera dell'Europa Sociale e dei diritti altrimenti non avrebbe preso i voti dei centristi

la democrazia è un optional

la democrazia è un optional del mercato. Se il mercato diventa oligopolistico e la globalizzazione al ribasso della borghesia deve passare per la cancellazione dei diritti dei lavoratori il divorzio dalla democrazia avviene rapidamente e le istituzioni preposte deperiscono rapidamente. Osservate il Parlamento italiano e ditemi se è ancora il "tempio" della democrazia. La maggioranza diventa autoritaria, abbiamo ora la dittatura della maggioranza, Se non riesce a farcela ricorre al sistema capitalistico mondiale che provvede al commissariamento delle zone in "sofferenza". Monti in Italia, Papademos in Grecia etc,.,. La socialdemocrazia ha spazio soltanto quando il capitalismo è nella sua fase keinesiana ha margini per il welfare. Ma oggi non ha nessuno spazio. Solo il comunismo puà recuperare la dignità agli esseri umani oppressi dal liberismo.


I generali

Mi vengono in mente alcuni dei generali dell'Esercito Italiano di cui si celebra il 151 anniversario: Graziani, Govone, Cialdini, Migliocco, Cadorna massacratori dei loro soldati e delle malcapitate popolazioni meridionali o africane. L'Esercito italiano gestì i campi di concentramento dove morirono diecine di migliaia di slavi. Pensate poi alla viltà dei generali in fuga assieme alla famiglia reale verso il Sud.
Un Esercito il cui onore è stato tenuto alto soltanto dalla resistenza antifascista dei militari deportati nei campi di concentramento nazisti o massacrati in Grecia per non cedere ai tedeschi. Pensate alla scena dei generali in fuga assieme alla famiglia reale verso il Sud.
Oggi l'Esercito è in servizio ascaristico degli USA in Libia, in Afghanistan, in Iraq e dovunque i rapaci yanchee arrivano per portare morte e desolazione.
Colpisce il fatto che in Italia non c'è alcun rimorso per l'aggressione alla Libia e l'assassinio di Gheddafi. In fondo il colonialismo militaristico dell'Esercito ha un forte retroterra culturale nell'establiscement. C'è una responsabilità degli intellettuali italiani che sarà difficile cancellare.

giovedì 3 maggio 2012

Antologia

Considerazioni suscitate dal film "l'ultimo inquisitore". Il Re di Spagna al quale si rivolge il ricchissimo genitore di una ragazza arrestata dall'Inquisizione torturata con la corda e violentata in cella dal monaco Lorenzo non è in grado o non vuole interferire nel potere smisurato e tenebroso della Chiesa cattolica. La ragazza resta in galera per 15 anni e vi diventa pazza, partorisce una figl...ia e viene liberata soltanto dalla armata napoleonica. La Chiesa Cattolica ha dominato per secoli e secoli sull'Europa attraverso il terrore della tortura e del rogo. Si è affermata fin dal 300 con la caccia agli eretici a cominciare da Ipazia. Non si è autoriformata con la controriforma ed anzi ha accentuato i suoi tratti assolutistici ed il suo autoritarismo dopo il c oncilio di Trento. Non ha mai condannato il suo passato sanguinario e terroristico ed oggi si espande e provoca guerre in Africa ed Asia. La Nigeria è all'ordine del giorno. Mi domando come la gente possa accettare l'Inquisizione e la caccia alle streghe terribile fenomeno di demonizzazione della donna e condannare il Gulag. Domando ai cattolici come possono giustificare una Chiesa che non condanna le atrocità del suo passato peraltro ancora abbastanza recente.



L'altro ieri tentato rocambolesco furto in un appartamento del quartiere dove abito. I ladri hanno profittato della impalcatura fatta dai muratori. La crisi farà impennare la curva dei delitti contro il patrimonio. Nei prossimi mesi l'Italia potrebbe diventare invivibile ed infrequentabile. Monti non potrà dare neppure una risposta poliziesca perchè la polizia gli serve per reprimere le manifestazioni operaie. Orlando quando fu sindaco di Palermo gli scippi e la microcriminalità con una cooperativa degli ex carcerati. Spero che i Sindaci si facciano venire idee simili se non vorranno vedere le loro città diventare il far west!!
Mi sono domandato perchè nonostante l'evidente fallimento del governo e la sua catastrofica prospettiva ABC Alfano,Casini,Bersani non "posano" Monti il quale ha spesso atteggiamenti arroganti nei loro confronti. Perchè? Perche è sostenuto dagli americani! Gli americani che hanno dentro il governo due persone di stretta fiducia Terzi e Di Paola. I tre paventano di fare la fine di Bossi che, messosi di traverso, è stato subito portato alla gogna ed a momenti e in galera!



Mezzo milione di bambini greci soffrono la fame per le dottrine bocconiane imposte dall'uomo della Goldamann Sacks imposto dalla mafia europea al governo della Grecia. Ma già in Italia la fame ha fatto la sua comparsa nelle periferie delle grandi città, in Sardegna, in Calabria.........quasi dappertutto



Con Monti abbiamo la certezza di sicuro fallimento dell'Italia. Non ha la cultura del lavoro e la sua dottrina impartitagli dalla Trilaterale gli vieta l'intervento della pubblica amministrazione per produrre lavoro come ad esempio i cantieri di manutenzione. L'Italia sarà peggio del Cile dove la dottrina del Grande Maestro di Monti Friedmann applicata da Pinochet produsse un milione di morti su... una popolazione di appena 16 milioni di abitanti. Solo una politica di espansione potrà salvare l'Italia, una espansione suscitata da investimenti pubblici e dall'aumento generalizzato dei salari. Invece siamo alla vigilia della chiusura dei cantieri navali e di almeno due stabilimenti Fiat. La responsabilità dei partiti di ABC e di Napolitano è enorme! Solo allontanando i bocconiani dal governo si potrà salvare l'Italia.


pensavo all'inizio che Monti fosse un liberista di una destra fondamentalista non condivisibile ma che comunque fosse una persona preparata in grado di gestire la complessità della fallimentare situazione italiana. Mi sono dovuto ricredere osservando le sue scelte ed i suoi comportamenti. Innanzitutto ha sempre i nervi a fior di pelle cosa cosa che gli provoca sbalzi di umore ed uscite incontrollate. In secondo luogo sembra assolutamente impotente financo soltanto a grattare i privilegi della casta e dell'alta borghesia parassitaria. Inoltre non è capace di mettere a frutto la grande maggioranza parlamentare che mai nessuno ha avuto nella storia italiana. Si mette dentro uno come Giavazzi magari per tappargli la bocca e renderselo amico e quello oggi gli spara a zero dalle colonne del Corriere della Sera. Insomma credo che dovremmo preoccuparci più della sua incompetenza come capo del governo che per le scelte politiche che ha in testa di fare e che non condividiamo. Le sue proposte sono di persona che non ha idea di come vive la stragrande maggioranza degli italiani che guadagna meno di 1500 e sono squilibrate. Se avesse proposto una tassa sulla casa in misura ragionevole come hanno fatto gli irlandesi (100 euro) avrebbe avuto un grande successo di comprensione e di incoraggiamento. Ora corre il rischio di una rivolta fiscale e dell'incendio dei comun. E' davvero un incompetente parecchio isterico! E' offuscato da un ideologismo talmente ossessivo da impedirgli di mettere in piedi un benchè minimo programma di contrasto alla disoccupazione.... Insomma è un fallimento tecnico.

domenica 29 aprile 2012

boicottare il 1 maggio unitario

Boicottare il 1° maggio unitario
Trovo sconcertante la decisione della CGIL di celebrare il 1 maggio, festa sacra ai lavoratori di tutto il mondo, assieme a Cisl ed Uil. I tre segretari generali parleranno a Rieti. Ancora non associano l'UGL che fu della Polverini, ma la linea di tendenza muove nel senso di un triunvirato che diventa quadrunvirato per un processo di crescita "unitaria" non realizzato nel paese e con le lotte, ma nelle trattative e nei Palazzi. Mi sono domandato che cosa spinge la CGIL ad una scelta che non è apprezzata dai lavoratori e che getta una ombra sulla stessa sincerità della diversa politica fatta sull'art.18 e su tantissime altre cose rispetto a Cisl ed UIL. Si è trattato forse di una diversità tattica per tenere comunque i lavoratori dentro una linea di sostanziale adesione alle scelte del governo e del padronato e poi capitolare al momento opportuno?
C'è molta scaltrezza ed una raffinata e consumata abilità politica nel modo in cui si "costringe" la CGIL ad aderire alle scelte di politica sociale del governo e del padronato. L'ultima strepitosa novità è che non si firmano più accordi perchè il governo non riconosce alle parti legittimità per trattare e decidere su materie che riguardano il "bene" del Paese! Questa novità (che è l'atto di nascita dell'autoritarismo liberista) è stata accettata come "naturale" dalle confederazioni che si sentono sollevate dal dovere di spiegare ai lavoratori il perchè hanno firmato certi accordi regressivi per la loro condizione giuridica o salariale. Questo scaltro accorgimento serve a cancellare le tracce e mascherare le capitolazioni che si compiono nottetempo. Questa linea è stata aperta in Italia da Marchionne a Pomigliano e poi estesa dalla Fiat e dalla Confindustria in moltissime aziende. La linea di una "proposta" che nel caso della Fiat fu sottoposta ad un referendum fatto sotto la spada di Damocle: o questo oppure si chiude la fabbrica! Per le decisioni che prende il governo è previsto un passaggio soltanto in sede parlamentare. Non ho dubbi che il testo sulla riforma del mercato del lavoro sarà peggiorato da un Parlamendo in cui PDL e PD e Terzo Polo fanno a gara a chi è più a destra dell'altro.
La celebrazione unitaria del 1 Maggio è la conferma che la proposta della Fornero sul mercato del lavoro accettata da Cisl ed Uil non sarà contrastata dalla CGIL che fa balenare in un orizzonte piuttosto lontano l'ipotesi di uno sciopero generale che sarà fatto a scelte compiute e che sarà dedicato alle questioni della occupazione e della "crescita" dove è possibile dire ovvietà che non fanno male a nessuno e non mettono in discussione l'esecuzione della linea ideologica del governo.
Non c'è naturalmente una proposta capace di portare un qualche ristoro alla tristissima condizione dei lavoratori italiani. Non si parla di scala mobile che è stata demonizzata negli ultimi venti anni da quando fu cancellata da un accordo sottoscritto anche da Bruno Trentin; non si parla di introdurre il SMG, salario minimo garantito, per evitare continui splafonamenti verso il basso dei livelli salariali, specialmente degli atipici; non si parla di salario di cittadinanza per aiutare gli inoccupati a sopravvivere. Ci si limita a chiedere sempre più flebilmente una diminuzione delle tasse che pesano sui salari. Non è stato chiesto niente per l'IMU che non dovrebbe gravare sulla prima casa ed in subordine si potrebbe applicare come hanno fatto in Irlanda (100 euro) oppure rapportandola al reddito del possessore.
Queste Confederazioni portano la grave responsabilità di una riforma delle pensioni diventate le peggiori d'Europa ed anche le più povere.
Insomma l'unità tra le confederazioni del comizio di questo 1 maggio è contro i lavoratori. Si realizza nel quadro del sostegno del PD al governo Monti e dei nuovi rapporti tra PD-PDL e Terzo Polo. I lavoratori italiani sono stati posati, i loro diritti vengono misconosciuti. Non dubito che la prossima Costituzione che si sta realizzando cancellerà il lavoro come fondamento della Repubblica.
Il comizio unitario del primo maggio serve a Camusso ed alla sua maggioranza per schiacciare assieme a Cisl ed Uil la minoranza della CGIL e costringere la Fiom a "moderarsi", a cambiare linea. Come può la minoranza della CGIL resistere ad un blocco politico che riguarda il 90 per cento del Parlamento ed ad un blocco sociale che riguarda il 90 per cento dei sindacati e tutte le associazioni padronali?
Spero che gli "isolati" trovino sempre la forza di resistere e di indicare ai lavoratori l'esistenza di una scelta diversa da quella di coloro che li hanno consegnati nella mani del nemico.
Pietro Ancona