Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

giovedì 23 giugno 2011

La verità sulla Siria di Assad

français English Español italiano Português عربي русский Deutsch Sostenere Rete Voltaire Informazioni sulla Rete Come partecipare? RSS
Prima pagina Rubriche
»
FocusIn breveControversieDocumentazioneDossier
»


Il piano di destabilizzazione della Siria

di Thierry Meyssan
Le operazioni condotte contro la Libia e la Siria mobilitano gli stessi attori e le stesse strategie. Ma i loro risultati sono molto diversi perché questi stati non sono comparabili. Thierry Meyssan analizza il parziale fallimento delle forze coloniali e contro-rivoluzionarie e pronostica un nuovo passaggio del pendolo nel mondo arabo.

Rete Voltaire | Beirut (Libano) | 17 giugno 2011
français Deutsch English Español


Il ministro degli Affari Esteri francese Alain Juppé e la sua omologa statunitense Hillary Clinton, il 6 giugno a Washington. © Dipartimento di Stato. Il tentativo di rovesciare il governo siriano, per molti aspetti è simile a quanto è stato fatto in Libia, sebbene i risultati siano assai diversi a causa delle particolarità sociali e politiche. Il progetto di spezzare questi due Stati è stato impostato il 6 Maggio 2002 da John Bolton, quando era sottosegretario di stato nell’amministrazione Bush, la sua attuazione da parte dell’amministrazione Obama, nove anni dopo, nel il contesto del risveglio arabo, non avviene senza problemi.

Come in Libia, il piano originale era quello di suscitare un colpo di stato militare, ma ben presto si è rivelato impossibile per la mancanza degli ufficiali necessari. Secondo alcune fonti, un progetto simile è stato anche considerato per il Libano. In Libia, il complotto fu scoperto e il colonnello Gheddafi ha fatto arrestare il colonnello Abdallah Gehani. In tutti i casi, il progetto originario è stato rivisto nel contesto dell’inaspettata "primavera araba".

L’azione militare
L’idea principale era quindi causare problemi in una zona ben definita, e di proclamare un emirato islamico che servisse da base per lo smantellamento del paese. La scelta del distretto Daraa si spiega col fatto che si torva sul confine con la Giordania e le alture del Golan occupate da Israele. Sarebbe stato così possibile rifornire i secessionisti.

Un incidente è stato creato artificialmente, chiedendo agli studenti di impegnarsi in delle provocazioni. Ha funzionato al di là di ogni aspettativa a causa della brutalità e della stupidità del governatore e del capo della polizia locale. Quando le manifestazioni iniziarono, dei cecchini furono posizionati sui tetti per uccidere a caso, sia tra la folla che tra la polizia, uno scenario identico a quello utilizzato a Bengasi per provocare la ribellione.

Altri scontri sono stati pianificati, di volta in volta, nei distretti di confine, per assicurarsi una base di supporto, prima al confine col Libano settentrionale, e poi al confine con la Turchia.

I combattimenti sono stati condotti da piccole unità, spesso composte da quaranta uomini, unendo individui reclutati sul posto e un inquadramento di mercenari stranieri delle reti del principe saudita Bandar bin Sultan. Bandar stesso è giunto in Giordania, dove ha supervisionato l’inizio delle operazioni in collaborazione con funzionari della CIA e del Mossad.

Ma la Siria non è la Libia e il risultato è stato ribaltato. Infatti, mentre la Libia è uno stato creato dalle potenze coloniali, combinando con la forza Tripolitania, Cirenaica e Fezzan, la Siria è una nazione storica che è stata ridotta alla sua forma più semplice dalle stesse potenze coloniali. La Libia è spontaneamente in preda a delle forze centrifughe, mentre al contrario la Siria attrae forze centripete, che sperano di ricostruire la Grande Siria (che comprende Giordania, Palestina occupata, Libano, Cipro, e parte dell’Iraq). La popolazione della Siria di oggi non può che opporsi al progetto di partizione.

Inoltre, si può paragonare l’autorità del colonnello Gheddafi e quello di Hafez el-Assad (padre di Bashar). Sono saliti al potere nello stesso periodo e usando la loro intelligenza e brutalità per imporsi. Invece, Assad non ha preso il potere, e non intendeva neanche ereditarlo. Ha accettato la carica alla morte di suo padre, perché suo fratello era morto, e solo la sua legittimità familiare poteva evitare una guerra di successione tra i generali di suo padre. Se l’esercito è venuto a cercarlo a Londra, dove ha esercitato la professione di oculista, è il suo popolo che l’ha insediato. E’ senza dubbio il leader politico più popolare in Medio Oriente. Fino a due mesi fa, è stato anche l’unico che viaggiava senza scorta, e non era riluttante a fare dei bagni di folla.

L’operazione militare per destabilizzare la Siria e la campagna di propaganda che l’accompagnava, sono state organizzate da una coalizione di stati coordinati dagli Stati Uniti, così come la NATO sta coordinando gli Stati membri e non membri dell’Alleanza per stigmatizzare e bombardare la Libia. Come notato sopra, i mercenari sono stati forniti dal Principe Bandar bin Sultan, che è stato improvvisamente costretto ad intraprendere un tour internazionale in Pakistan e Malesia, per incrementare il suo esercito personale dispiegato da Manama a Tripoli. Si può citare, così, come esempio l’installazione di un centro di telecomunicazioni ad hoc nei locali del Ministero delle Telecomunicazioni libanese.

Lungi dall’aizzare il popolo contro il "regime", il massacro ha provocato un risveglio nazionale attorno al presidente Bashar al-Assad. I siriani, consapevoli che si cerca di puntare alla guerra civile, hanno fatto blocco. In totale nelle manifestazioni anti-governative hanno partecipato tra 150.000 e 200.000 persone, su una popolazione di 22 milioni di persone. Al contrario, alle manifestazioni filo-governative hanno partecipato folle che il paese non aveva mai visto prima.

Le autorità hanno reagito agli eventi con calma. Il presidente ha anche avviato le riforme che voleva intraprendere da molto tempo, e che la maggioranza della popolazione tratteneva per paura che occidentalizzasse la società. Il Partito Baath ha accettato il multipartitismo senza cadere nell’arcaismo. L’esercito non ha represso i manifestanti, al contrario delle affermazioni dei media occidentali e sauditi, ma ha combattuti i gruppi armati. Purtroppo, i suoi alti ufficiali, addestrati in Unione Sovietica, non hanno dimostrato considerazione per le vittime civili del fuoco incrociato.

La guerra economica
La strategia occidentale-saudita si è poi evoluta. Washington, rendendosi conto che l’azione militare non sarebbe stata, nel breve periodo, in grado di immergere il paese nel caos, ha deciso di agire sulla società nel medio termine. L’idea è che la politica del governo al-Assad stava creando una classe media (l’unica effettiva garanzia di democrazia) e che è possibile rivolgere la classe media contro di lui. Per questo, si doveva causare un collasso economico del paese.

Tuttavia, la principale risorsa della Siria è il suo petrolio, anche se il volume di produzione non è paragonabile a quella dei suoi ricchi vicini. Per venderlo aveva bisogno di avere degli asset nelle banche occidentali che servono come garanzia per le transazioni. Basta congelare questi beni per uccidere il paese. E’ quindi necessario offuscare l’immagine della Siria per fare ammettere alle popolazioni occidentali le "sanzioni contro il regime".

In linea di principio, il congelamento dei beni richiede una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma questo è improbabile. La Cina è già stata costretta a rinunciare al suo diritto di veto durante l’attacco alla Libia, rischiando di perdere il proprio accesso al petrolio saudita, probabilmente non vi si è opposta. Ma la Russia poteva farlo, altrimenti perdeva la sua base navale nel Mediterraneo che vedrebbe la flotta del Mar Nero soffocare dietro i Dardanelli. Per intimidirla, il Pentagono ha schierato l’incrociatore USS Monterey nel Mar Nero, solo per dimostrare che le ambizioni navali russe sono irrealistiche.

In ogni caso, l’amministrazione Obama può risuscitare la Syrian Accountablity Act del 2003 per congelare i beni siriani senza attendere una risoluzione delle Nazioni Unite, e senza la necessità di un voto del Congresso. La storia recente ha dimostrato, soprattutto nei confronti di Cuba e Iran, che Washington può facilmente convincere i suoi alleati europei ad allinearsi alle sanzioni che decide unilateralmente.

Così oggi la vera sfida si sposta dal campo di battaglia ai media. L’opinione pubblica occidentale prende tanto facilmente lucciole per lanterne non sapendo molto della Siria, e crede nella magia delle nuove tecnologie.

La guerra mediatica
In primo luogo, la campagna di propaganda focalizza l’attenzione dell’opinione pubblica sui crimini imputati al "regime", per evitare qualsiasi domanda su questa nuova opposizione. Questi gruppi armati, infatti, non hanno nulla a che fare con gli intellettuali che per protestare hanno scritto la Dichiarazione di Damasco. Provengono dall’ambiente estremista religioso sunnita. Questi fanatici rifiutano il pluralismo religioso nel Levante e sognano uno stato che gli assomiglia. Non stanno combattendo il presidente Bashar al-Assad perché lo trovano troppo autoritario, ma perché è alawita, vale a dire, ai loro occhi eretico.

Pertanto, la propaganda anti-Bashar si basa sull’inversione della realtà. Per esempio, il caso divertente, notiamo, del blog "A Gay Girl in Damascus" creato nel febbraio 2011. Questo sito web pubblicato in inglese dalla giovane Amina, è diventato una fonte per molti media atlantisti. L’autore ha descritto le difficoltà di una giovane lesbica nel vivere sotto la dittatura di Bashar e la terribile repressione della rivoluzione in corso. Donna e gay, godeva della simpatia protettrice degli utenti occidentali che si sono mobilitati quando fu annunciato il suo arresto da parte dei servizi segreti del "regime".

Tuttavia, è risultato che Amina non esistesse. Intrappolato dal suo indirizzo IP, uno "studente" di 40 anni degli Stati Uniti, Tom McMaster, è stato il vero autore di questa mascherata. Questa propagandista, che avrebbe dovuto preparare un dottorato di ricerca in Scozia, era presente al congresso dell’opposizione filo-occidentale in Turchia, che ha chiesto l’intervento della NATO. Ed era lì, ovviamente, non in qualità di studente.

La cosa più sorprendente della storia non è l’ingenuità degli utenti, che hanno creduto alle bugie della pseudo-Amina, ma la mobilitazione dei libertari per difendere coloro che li combattono. Nella laica Siria, la vita privata è tutelata. L’omosessualità è vietata nei testi, non repressa. Può essere difficile viverla in famiglia, ma non nella società. Al contrario, coloro che i media occidentali presentano come dei rivoluzionari e che consideriamo, al contrario, come dei contro i rivoluzionari, sono violentemente omofobi. Costoro propongono persino di introdurre pene corporali, anche la pena di morte, per alcuni, per punire questo "vizio".

Questo principio di inversione è applicato su larga scala. Ricordiamo i rapporti delle Nazioni Unite sulla crisi umanitaria in Libia: decine di migliaia di lavoratori migranti in fuga dal paese, per sfuggire alle violenze. I media atlantista avevano concluso che il "regime" di Gheddafi doveva essere rovesciato e bisognava sostenere i ribelli a Bengasi. Ma non è il governo di Tripoli a essere responsabile di questa tragedia, ma i cosiddetti rivoluzionari della Cirenaica, che andavano a caccia di persone di colore. Guidato da una ideologia razzista, lo hanno accusati di essere tutti al servizio del colonnello Gheddafi e li linciavano quando ne catturavano uno.

In Siria, le immagini di gruppi armati appostati sui tetti che tirano a caso sulla folla e sulla polizia, sono trasmessi dalle televisioni nazionali. Ma queste immagini sono riprese dai canali sauditi e occidentali, per attribuire questi crimini al governo di Damasco.

In definitiva il piano per destabilizzare la Siria non funziona perfettamente. Ha convinto l’opinione pubblica occidentale che questo paese è una dittatura terribile, ma ha saldato la stragrande maggioranza della popolazione col governo. Alla fine, ciò potrebbe diventare pericoloso per i progettisti del piano, soprattutto Tel Aviv. Abbiamo appena assistito, nel gennaio-febbraio 2011, a una ondata di rivoluzioni nel mondo arabo, seguito in aprile-maggio da un’onda contro-rivoluzionaria. Il pendolo non ha completato il movimento.

Thierry Meyssan

Il tuo indirizzo email Destinataire : Testo del messaggio:

Traduzione di Alessandro Lattanzio


--------------------------------------------------------------------------------
Fonte : “Il piano di destabilizzazione della Siria”, di Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 17 giugno 2011, www.voltairenet.org/a170493

Intellettuale francese, presidente-fondatore del Rete Voltaire e della conferenza Axis for Peace. Pubblica analisi di politica internazionale nella stampa araba, latino-americana e russa. Ultimo libro pubblicato: L’Effroyable imposture : Tome 2, Manipulations et désinformations (éd. JP Bertand, 2007). Recente libro tradotto in italiano: Il Pentagate. Altri documenti sull’11 settembre (Fandango, 2003).

Obama, la guerra finanziaria e l’eliminazione di DSK

Dominique Strauss-Kahn, l’uomo ’prezzemolo’ del FMI
Global Governance

La contro-rivoluzione in Medio Oriente

Riflessioni sull’annuncio ufficiale della morte di Osama bin Laden

La Libia e la nuova dottrina strategica degli Stati Uniti

Articoli di questo autore
Invia un messaggio





Voltaire, edizione internazionale

Focus

In breve

Controversie

Documentazione


Scoperta una fossa comune in Siria

Propaganda di guerra: la bloggher gay di Damasco

Dimissioni di giornalisti arabi che denunciano la propaganda anti-siriana

In Siria, Sarkozy ripete gli errori commessi da Chirac
« Tendenze »

18 Articoli

L’articolo è su licenza Creative Commons

Potete riprodurre liberamente gli articoli del Réseau Voltaire a condizione di citare la fonte, di non modificarli e di non usarli a scopi di lucro (licenza CC BY-NC-ND).

Fonte : “Il piano di destabilizzazione della Siria”, di Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 17 giugno 2011, www.voltairenet.org/a170493
Sostenere Rete Voltaire

Visitate il sito dove troverete analisi approfondite che vi aiuteranno a comprendere la realtà. Per continuare questo lavoro, abbiamo bisogno della vostra participazione.
Aiutateci con un contributo.
Come partecipare alla Rete Voltaire?

Gli animatori del Réseau sono tutti volontari.
Autori: diplomatici, economisti, geografi, storici, giornalisti, militari, filosofi, sociologi... potete inviarci i vostri articoli.
Traduttori professionali: potete partecipare alla traduzione degli articoli.

françaisEnglishEspañolitalianoPortuguêsعربيрусскийDeutsch


Ausbreitung des Manipulationsgebietes


von Domenico Losurdo

von Thierry Meyssan

von Thierry Meyssan








Entretien avec l’auteur de « Au Cœur du pouvoir »


par Thierry Meyssan Les armées secrètes de l’OTAN (XI)


par Daniele Ganser

par Thierry Meyssan










by Rick Rozoff

by Thierry Meyssan

by M. K. Bhadrakumar










por Nil Nikandrov Ver videos de las gigantescas manifestaciones en apoyo al presidente Bachar el-Assad


por Thierry Meyssan Los ejércitos secretos de l’OTAN (IX)


por Daniele Ganser










di Thierry Meyssan Intervista a Giorgio S. Frankel


di Silvia Cattori Intervista con il professor Christophe Oberlin


di Silvia Cattori








Os exércitos secretos da NATO (IX)


por Daniele Ganser

por Thierry Meyssan

por Manlio Dinucci





أهم عناوين الأسبوع


ما تجهلونه عن مجموعة بيلدربيرغ

بقلم ثييري ميسان صدام حسين وعشرون عاما على غزو الكويت
سور الكراهية في ذكرى العدوان

بقلم عبد الباري عطوان
عميد مسجد باريس يبرر جرائم الحرب الاسرائيلية على غزة

أصحيح أن تاجر السلاح المصري أشرف مروان سقط من شرفة منزله؟

الشرطة الألمانية تحبط محاولة إرهابية أمريكية ضد قمة مجموعة الدول الـ8





Генерал-полковник Л.Г.Ивашов

Нил Никандров

Тьерри Мейсан








Ausbreitung des Manipulationsgebietes


von Domenico Losurdo

von Thierry Meyssan

von Thierry Meyssan








Entretien avec l’auteur de « Au Cœur du pouvoir »


par Thierry Meyssan Les armées secrètes de l’OTAN (XI)


par Daniele Ganser

par Thierry Meyssan





françaisEnglishEspañolitalianoعربيрусскийDeutsch


Rasmussen: NATO set to continue Libya operation

Voltaire Network, 23 June 2011
لا وجود لأوروبا على الخارطة بعد اليوم..
المعلم: سنقدم للآخرين دروساً في الديموقراطية

Partners, 23 حزيران (يونيو) 2011
الكتابة على الهواء

Partners, 23 حزيران (يونيو) 2011
بيوت سوريا .. واقعاً ليس افتراضياً....
أنت وهو ... من أين ؟؟

Partners, 23 حزيران (يونيو) 2011
قطر وتركيا...
سياسة عض الأصابع!

Partners, 23 حزيران (يونيو) 2011
المعلم يطالب الأوروبيين بالكف عن التدخل في شؤون سورية ..
ويدعو المعارضة للحوار

Partners, 23 حزيران (يونيو) 2011

Vergewaltigungen in Lybien
Die jüngsten wichtigen Kriege der USA sind alle von gedenkwürdigen Lügen begleitet.

von Peter Dale Scott, Voltaire Netzwerk, 23. Juni 2011
Señal de Alerta
Pedido de indulto de Fujimori debe ser rechazado de plano

por Guillermo Olivera Díaz, Socios, 22 de junio de 2011

Rape in Libya
America’s recent major wars have all been accompanied by memorable falsehoods

by Peter Dale Scott, Voltaire Network, 22 June 2011
Rejecting Israeli Pressure, Apple Approves “Third Intifada” App

Voltaire Network, 22 June 2011
A todas las organizaciones de la FELAP, en solidaridad con la FAPERMEX, el Club Primera Plana y las y los periodistas de México
ANTE EL CRIMEN INTERMINABLE

Socios, 22 de junio de 2011
Dienstag der 21. Juni: Riesige Demonstrationen in Syrien

Voltaire Netzwerk, 22. Juni 2011
Señal de Alerta
Fujimori no califica para legítimo indulto

por Guillermo Olivera Díaz, Socios, 22 de junio de 2011
Irak denuncia ante la ONU el robo de 17,000 millones de dólares por organismos de EE.UU.

Socios, 22 de junio de 2011
مسودة قانون الأحزاب للنقاش العام....
بوتين يعارض التدخل الأجنبي وفرنسا تطالب مجلس الأمن بالتدخل

Partners, 22 حزيران (يونيو) 2011
President Barack Obama announces troop withdrawal plan for Afghanistan

by Barack Obama, Voltaire Network, 22 June 2011
التكوين المختلف

بقلم نضال الخضري, Partners, 22 حزيران (يونيو) 2011
Una base segreta in Medio Oriente per le guerre Usa

di Manlio Dinucci , Rete Voltaire, 22 giugno 2011

Viols en Libye
Les récentes guerres majeures des États-Unis ont toutes été accompagnées par des mensonges mémorables

par Peter Dale Scott, Réseau Voltaire, 22 juin 2011
Lisci sull’olio nero, primo contratto Usa

di Manlio Dinucci , Rete Voltaire, 22 giugno 2011

« Syria Daily News Brief »
Tens of thousands gather in support of Syrian government

Partners, 22 June 2011

« L’Arte della guerra »
La cultura della Difesa

di Manlio Dinucci , Rete Voltaire, 22 giugno 2011
الحوار الوطني في سورية ....
من يحاور من؟

Partners, 22 حزيران (يونيو) 2011
عفو عام عن الجرائم المرتكبة قبل 20 الجاري

Partners, 22 حزيران (يونيو) 2011
Martes 21 de junio: gigantesca manifestación en Siria

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
Acusan al ex subdirector de DAS de asesinar a un periodista

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
Revelan producción de armas biológicas del régimen israelí

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
Demandan a Obama por intervención en Libia

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
El ex presidente Chirac afirma que la política de Sarkozy perjudica a Francia

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
21 June: massive demonstrations in Syria

Voltaire Network, 21 June 2011
Turkish Actions Designed To Trigger NATO Confrontation With Syria?

by Rick Rozoff, Voltaire Network, 21 June 2011
Estados Unidos planea apoderarse del petróleo de Venezuela

por Nil Nikandrov, Red Voltaire, 21 de junio de 2011

« Tendancies »
Turkish illusion prone to collapse

Partners, 21 June 2011

« Tendances »
La chute prévisible du néo-ottomanisme

Partenaires, 21 juin 2011
Páginas Libres
Fiscal Provincial Provisional defensor sesgado de Keiko

por Guillermo Olivera Díaz, Socios, 21 de junio de 2011
Mardi 21 juin : manifestations monstres en Syrie

Réseau Voltaire, 21 juin 2011

« Syria Daily News Brief »
President Assad focuses on dialogue in key speech

Partners, 21 June 2011

« L’art de la guerre »
Au Bourget, le Salon Libye

par Manlio Dinucci , Réseau Voltaire, 21 juin 2011

Videos
La OTAN asume la responsabilidad por la muerte de civiles en Trípoli

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
Gates y Rasmussen intentan una nueva extorsión

por Lucille Baume, Red Voltaire, 21 de junio de 2011
مسيرات تأييد للإصلاح وعفو عام عن الجرائم..
واشنطن تطالب بخطوات ملموسة وأوروبا تعدّ لعقوبات جديدة

Partners, 21 حزيران (يونيو) 2011
المعادلة السورية..
تشكيل الوطن

بقلم مازن بلال, Partners, 21 حزيران (يونيو) 2011
Policías catalanes infiltrados en la protesta incitaron a la violencia

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
«Indignados» franceses exigen «democracia real»

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
Las compañías financieras británicas engañan a sus clientes

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
Ataque de OTAN deja 9 civiles muertos en Libia

Red Voltaire, 21 de junio de 2011
ملامح في خطاب الرئيس الأسد

Partners, 21 حزيران (يونيو) 2011
ردا على بسام القاضي....
عن الفصل بين الأمن والجيش

Partners, 21 حزيران (يونيو) 2011
لا إصلاح مع الفوضى..
الأسد : اذا انتُخب مجلس الشعب في آب يمكنه البدء ببحث الدستور

Partners, 21 حزيران (يونيو) 2011
الرئيس الأسد : الحوار شعار المرحلة المقبلة ..
وسورية ورشة عمل

Partners, 21 حزيران (يونيو) 2011
Señal de Alerta
Tratado de 1929 y Demanda en La Haya

por Herbert Mujica Rojas, Socios, 20 de junio de 2011

Ver videos de las gigantescas manifestaciones en apoyo al presidente Bachar el-Assad
El plan de desestabilización contra Siria

por Thierry Meyssan, Red Voltaire, 20 de junio de 2011
Ein Massengrab in Syrien entdeckt

Voltaire Netzwerk, 20. Juni 2011
Scoperta una fossa comune in Siria

Rete Voltaire, 20 giugno 2011
Propaganda di guerra: la bloggher gay di Damasco

Rete Voltaire, 20 giugno 2011
Propaganda di guerra: stupri di massa in Libia

Rete Voltaire, 20 giugno 2011
Il governo mondiale si spezza

Rete Voltaire, 20 giugno 2011

Drohnen und Schattennetzwerke
Der geheime Krieg von Obama

von Manlio Dinucci , Voltaire Netzwerk, 20. Juni 2011
كلمة للأسد اليوم...
وممثلو البعثات الدبلوماسية الغربية يزرون المناطق (المشتعلة) في سوريا

Partners, 20 حزيران (يونيو) 2011
قضية ثقة بالمواطن...

بقلم نضال الخضري, Partners, 20 حزيران (يونيو) 2011
المعادلة السورية... (1)

بقلم مازن بلال, Partners, 20 حزيران (يونيو) 2011
تعقيباً على..
رسالة أدونيس «الرئاسية»

Partners, 20 حزيران (يونيو) 2011
Speech by President Bashar al-Assad at Damascus University on the situation in Syria

by Bachar El Assad, Voltaire Network, 20 June 2011
مايقارب 200 مليون ليرة
ودائع لمصرف التسليف خلال حملة دعم الليرة

Partners, 20 حزيران (يونيو) 2011

« Syria Daily News Brief »
Will Turkey establish a buffer zone along the Syrian border ?

Partners, 20 June 2011
Barack Obama is the wrong target

by Alan Hart, Voltaire Network, 20 June 2011

« Saturday Middle East Report »
From South Lebanon via Queens with Hate…. When Hanan met Peter

by Franklin P. Lamb, Partners, 20 June 2011

Drones et réseaux de l’ombre
La guerre secrète d’Obama

par Manlio Dinucci , Réseau Voltaire, 20 juin 2011
Medvedev opposes Libya-style resolution on Syria

Voltaire Network, 20 June 2011

Ausbreitung des Manipulationsgebietes
Was geht in Syrien vor?

von Domenico Losurdo, Voltaire Netzwerk, 20. Juni 2011
Today’s Pentagon Papers Warning

by Daniel Ellsberg , Voltaire Network, 19 June 2011
Libia: pruebas fotográficas del bombardeo de la OTAN contra la universidad Nasser de Tripoli

por Mahdi Darius Nazemroaya, Red Voltaire, 19 de junio de 2011
The plan to destabilize Syria

by Thierry Meyssan, Voltaire Network, 19 June 2011
Señal de Alerta
Diez millones rondan indulto a Fujimori

por Guillermo Olivera Díaz, Socios, 19 de junio de 2011
أنباء عن خطاب للأسد غداً، قلق عربي حول الوضع في سوريا..
ولندن تطلب من رعاياها المغادرة

Partners, 19 حزيران (يونيو) 2011
مسار دولي معقد...
ودمشق تراقب السيناريو التركي

Partners, 19 حزيران (يونيو) 2011
لماذا ألغت الجزيرة الفيلم الوثائقي
(صنع في سورية)

Partners, 19 حزيران (يونيو) 2011
مخيم اليرموك
ومحاولة لإدخال الورقة الفلسطينية

Partners, 19 حزيران (يونيو) 2011

Los ejércitos secretos de l’OTAN (IX)
La guerra secreta en Portugal

por Daniele Ganser, Red Voltaire, 18 de junio de 2011
El caso Mladic, caja de Pandora del conflicto bosnio

por Slobodan Despot, Red Voltaire, 18 de junio de 2011
El Pentágono publica al fin los documentos secretos de la guerra de Vietnam

Red Voltaire, 18 de junio de 2011
Netanyahu: No solution without recognizing Israel as a Jewish state

Voltaire Network, 18 June 2011
Peres: Israel is doomed as ‘Jewish state’

Voltaire Network, 18 June 2011

Entretien avec l’auteur de « Au Cœur du pouvoir »
Emmanuel Ratier : « Le Siècle » est la matrice de la pensée unique

par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 18 juin 2011
SCO steps out of Central Asia

by M. K. Bhadrakumar , Voltaire Network, 18 June 2011
أنباء عن 19 قتيلاً في جمعة صالح العلي..
ومحاولات أميركية لفرض عقوبات أشد على سوريا

Partners, 18 حزيران (يونيو) 2011
المثقفون والركمجة....
عذرا الديمقراطية لم تمر من هنا!

Partners, 18 حزيران (يونيو) 2011
أزمة الدور التركي

بقلم مازن بلال, Partners, 18 حزيران (يونيو) 2011
صناعة من نوع خاص

بقلم نضال الخضري, Partners, 18 حزيران (يونيو) 2011
Der Destabilisierungsplan für Syrien

von Thierry Meyssan, Voltaire Netzwerk, 18. Juni 2011

Control
Corte Penal Internacional apoya guerra secreta de EEUU en Sudán

por Keith Harmon Snow,Thalif Deen, Red Voltaire, 17 de junio de 2011
Propaganda de guerra: violaciones masivas en Libia

Red Voltaire, 17 de junio de 2011
Propaganda de guerra: la bloguera lesbiana reprimida de Damasco

Red Voltaire, 17 de junio de 2011
Ruptura en el gobierno mundial

Red Voltaire, 17 de junio de 2011
Poeta bareiní condenada a prisión

Red Voltaire, 17 de junio de 2011
محمد السادس خطابا إلى الأمة المغربية

بقلم Mohammed VI, Shabakat Voltaire, 17 حزيران (يونيو) 2011
Mohammed VI Speech to the Maroccan Nation

by Mohammed VI of Morocco, Voltaire Network, 17 June 2011
Discours de Mohammed VI à la Nation marocaine

par Mohammed VI, Réseau Voltaire, 17 juin 2011
Discurso del rey Mohammed VI dirigido a la Nación marroquí

por Mohamed VI de Marruecos , Red Voltaire, 17 de junio de 2011
Il piano di destabilizzazione della Siria

di Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 17 giugno 2011

« Syria News Daily Brief »
Turkmani meets Erdogan for Turkey talks

Partners, 16 June 2011
Señal de Alerta
Alan concedería indulto delictivo a Fujimori

por Guillermo Olivera Díaz, Socios, 16 de junio de 2011
Reportero Gráfico
“JUNTÉMONOS A CHARLAR, HAGAMOS ALGO QUE VAMOS A SACAR UNA IDEA CONJUNTA”

Socios, 16 de junio de 2011
Zoológico del Sur
AYER PARQUE DE LOS PATRICIOS FUE UN ZOO

Socios, 16 de junio de 2011
El 9 de julio comenzará a transmitir radio y televisión por internet y el 17 de Octubre: emisora propia
WWW.NOS-COMUNICAMOS.COM.AR INCORPORARÁ DIEZ EMISORAS REGIONALES DE NOTICIAS Y MÚSICA A SU PORTAL

Socios, 16 de junio de 2011
La inscripción se prolonga hasta que finalice junio
LA MAESTRÍA EN PERIODISMO Y MEDIOS DE COMUNICACIÓN COMENZARÁ EN AGOSTO

Socios, 16 de junio de 2011
El martes 21, a las 21:00, por FM 87.9 Radio UBA
HOMENAJE A MARÍA BEDOIAN E IGNACIO IKONIKOFF EN “MÁS DE CIEN”

Socios, 16 de junio de 2011
Resolución de la Asamblea de Base junto a la UTPBA
UTPBA INFORMA: LOS PERIODISTAS TRABAJADORES DE PRENSA RECHAZARON LA DISCRIMINACIÓN Y EL CONGELAMIENTO SALARIAL EN CN23.

Socios, 16 de junio de 2011
Luego de un paro total de actividades y Asambleas de Base permanentes
SE LLEGÓ A UN ACUERDO SALARIAL Y DE CONDICIONES LABORALES EN CRÓNICA TV

Socios, 16 de junio de 2011

Les armées secrètes de l’OTAN (XI)
La guerre secrète aux Pays-Bas

par Daniele Ganser, Réseau Voltaire, 16 juin 2011
Les gros bras Gates et Rasmussen tentent un nouvelle extorsion de fonds

par Lucille Baume, Réseau Voltaire, 16 juin 2011
الأسد يؤكد الثقة بقدرة السوريين على الخروج من الأزمة..
ولافروف يؤكد ثبات الموقف الروسي

Partners, 16 حزيران (يونيو) 2011
عريجي ....
الإصلاح ووأد الفتنة متوازيان

Partners, 16 حزيران (يونيو) 2011
العراق والاحداث ....
مامحبة الا بعد عداوة (3)

Partners, 16 حزيران (يونيو) 2011
أنقرة ودمشق في واجهة الحدث السوري..
و ((العرعور)) في عودة إلى حماه

Partners, 16 حزيران (يونيو) 2011
رفع أكبر علم في سورية بطول 2300 متر

Partners, 16 حزيران (يونيو) 2011
Incremento del 24% retroactivo a marzo de 2011
UTPBA INFORMA: ACUERDO SALARIAL EN CRÓNICA TV

Socios, 15 de junio de 2011
Декларацию Африканского союза по Ливии

Сеть Вольтер, 15 июня 2011
إعلان الاتحاد الافريقي في ليبيا

Shabakat Voltaire, 15 حزيران (يونيو) 2011
Declaración de la Unión Africana sobre Libia al Consejo de Seguridad

Red Voltaire, 15 de junio de 2011
African Union Declaration to the UN Security Council about Libya

Voltaire Network, 15 June 2011
Déclaration de l’Union africaine au Conseil de sécurité de l’ONU sur la Libye

Réseau Voltaire, 15 juin 2011
Speech by Dmitry Medvedev at a SCO Heads of State Council Meeting

by Dmitry Medvedev, Voltaire Network, 15 June 2011

Nessun commento: