Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

domenica 13 gennaio 2008

rompere il monopolio cgil cisl uil

alleato naturale della sinistra "vera"che tuttora esiste in Italia anche all'interno del PRC o del PDCI e della sinistra democratica sono i COBAS.
Ma la sinistra ignora i Cobas, li ha cancellati dalla sua vista e con ciò commette un errore grave per se stessa e per l'Italia.
Dopo il rigido allineamento della CGIL alla dottrina del "patto per l'Italia". la stipula del protocollo del 23 luglio, il silenzio sull'infame pacchetto sicurezza, la difesa dello stesso contro i tentativi di miglioramento provenienti dalla sinistra, l'adesione alla linea del legame produttività-salari e dell'indirizzare la contrattazione italiana verso gli "individual contract", non è più possibile
sopportare il monopolio della rappresentanza detenuto da CGIL CISL UIL. Le tre confederazioni esprimono una politica omogenea di subalternità culturale al liberismo ed
alla Confindustria.
Il monopolio della rappresentanza delle tre confederazioni deve essere rimesso in discussione se non si vuole cancellare ogni benchà minima traccia di dialettica sociale.
La "normalizzazione" della FIOM è questione di tempo. Già la CGIL ha messo piede all'interno del gruppo dirigente ed è pronta alla successione. Bisogna quindi rivedere la questione del monopolio demolendo la legge Bassanini e la teoria incostituzionale del criterio della "maggiore rappresentatività".
Dal momento che la CGIL in rottura c on la sua lunga e a volte gloriosa tradizione di rappresentanza genuina della classe lavoratrice accetta la dottrina aziendalistica della CISL e la sua idea di sindacato conforme al sistema esistente, non esistono più possibilità di rappresentare i reali interessi dei lavoratori se non rompendo il monopolio ed allargando la rappresentatività in primo luogo ai COBAS.
E' utile sapere che l'area maggiormente colpita da discriminazioni ed atteggiamenti antisindacali del mondo del lavoro è quella occupata dai COBAS. I dirigenti Cobas stentano a sopravvivere nei posti di lavoro perchè oggetto di persecuzioni canagliesche tipo Valletta anni cinquanta. Spesso dirigenti COBAS vengono licenziati. Bisognerebbe
aprire una inchiesta ufficiale sulle sofferenze dei lavoratori che di iscrivono ai cobas e sulla persecuzione dei loro dirigenti.
Segnalo il problema all'attenzione di esponenti della sinistra perchè valutino con attenzione il problema e le possibili iniziative da assumere.
Pietro Anconahttp://medioevosociale-pietro.blogspot.com/http://pietro-ancona.blogspot.com/

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