Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

domenica 9 dicembre 2007

CONTANO ANCORA GLI OPERAI PER LA SINISTRA ITALIANA?

Contano ancora gli operai per la sinistra italiana?
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Dopo aver osservato il minuetto di Bertinotti attorno a Prodi esteso dalla dichiarazione di fallimento del centro-sinistra all'auspicio di oggi per un governo di legislatura (sono bastati due giorni) mi sono chiesto che cosa realmente muove la sinistra oggi e quanto contano per essa gli interessi dei lavoratori e se ancora questi interessi contano. Sono giunto alla conclusione che gli interessi degli operai non valgono una crisi di governo che, se avverrà, si svolgerà in un altro scenario assai diverso da quello del lavoro dipendente!
Questo interrogativo nasce dalle notizie che giungono dalla finanziaria in corso di approvazione. Per i managers viene stabilito un tetto massimo di 548 mila euro. Credo che non esista Paese al mondo in cui la categoria dei managers(ingrossata a dismisura da continue costituzioni di società miste pubblico-private) sia pagata con stipendi cosi vertiginosi dalla pubblica amministrazione. A fronte di questo stanno salari tra i più bassi dei paesi industrializzati. La proposta per questi anche da parte dei sindacati più autonomi e combattivi come la FIOM è ridicola: soltanto 117 euro lorde al mese di incremento!! Praticamente niente!
La verifica chiesta dalla sinistra di governo si farà quanto saranno definitivamente approvate le norme che traducono in legge il protocollo del 23 luglio. Insomma, con un poco di finta baldoria le scelte fondamentali del centro-sinistra in materia di welfare diventeranno definitive. Non credo che sarà più possibile in questa legislatura mettere mano alla legge Biagi seppur per qualche piccola modifica.
Credo che l'opera di spoliazione dei diritti di questo governo e del blocco sociale che lo appoggia, blocco capeggiato da Montezemolo ma che comprende Confederazioni sindacali assai sensibili alle pretese degli imprenditori, continuerà con lo svuotamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro, la revisione delle istituzioni che hanno segnato la civiltà del lavoro INPS ed INAIL, l'introduzione dei contratti individuali magari in sostituzione dei contratti più vessatori resi possibili oggi dalla legge trenta. Insomma, non cambierà niente in senso positivo per i lavoratori, non ci sarà alcun blocco, si andrà avanti sulla strada della destrutturazione della classe dei lavoratori come entità sociale, con una sua identità ed una sua dinamica.
Le cose che realmente preoccupano gli oligarchi della sinistra italiana non sono le condizioni penose in cui è precipitato il lavoro in Italia sopratutto ad opera di governi di centro-sinistra a cominciare dagli accordi del 1993 e dal pacchetto Treu. Si preoccupano della legge elettorale, delle riforme istituzionali, della politica generale. Preoccupazioni giuste se non diventassero prevalenti e se non espellessero la difesa dei lavoratori e degli anziani.
Colpisce l'assenza di un atteggiamento propositivo, di una spinta per fare fare qualcosa di civile e di sinistra a questo governo: si lascia che il lavoro diventi una qualsiasi merce del mercato. Penso che il Salario Minimo Garantito potrebbe bloccare la deriva verso il basso delle retribuzioni reali che tendono a diminuire e si potrebbero introdurre norme a garanzia della democrazia sindacale con la regolamentazione dei referendum e della approvazione degli accordi sindacali. Penso che l'abolizione della legge sul lavoro interinale potrebbe evitare che lavoratori pagati poco e mal trattati, invisibili ed inesistenti giuridicamente nei posti di lavoro, continuino ad essere sfruttati. Ma la sinistra di governo non proporrà mai l'abolizione del lavoro interinale!. Negli ospedali pubblici palermitani ed in altre aziende, cooperative fatte all'uopo, forniscono mano d'opera. Una volta l'interposizione della manod'opera era un reato!!
Insomma la tendenza imposta dal liberismo di una società non coesa con una classe di redditieri,imprenditori, managers,grandi professionisti strepitosamente ricca distante dalla condizione generale della gente anni luce (un professore di liceo con 20.000 euro al mese a fronte dell'amministratore pubblico con 600.000!) è assecondata da un governo con tutta la sinistra dentro. L'ideologia liberista è diventata davvero generale!

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