Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

mercoledì 12 dicembre 2007

convenzione abrogazionista leggi sul lavoro

Tutte le leggi sul lavoro promulgate dopo gli accordi del 1993 hanno avuto ed hanno un solo scopo: scardinare il sistema di garanzie della giusta logica ragionevole legislazione del lavoro che l'Italia si era data prima e dopo la legge 300 lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori che, per quanto sfregiato ed eroso in molte delle sue parti, costituisce ancora
un punto di riferimento esemplare. Il dlg nr.66 del 2003 stabilisce che il riposo nelle ventiquattro ore non può essere inferiore ad undici ore consecutive. Naturalmente non dice ma si fanno tredici ore di lavoro e si ritiene di essere legalmente a posto. Naturalmente non è vero. E' una norma truffaldina usata per costringere i lavoratori a prestazioni pesanti. E' stata scardinata la vecchia civilissima norma del novecento socialista: otto ore di lavoro, otto di riposo, otto di svago !
E' stata assecondata la tendenza delle imprese ad impossessarsi dell'intero tempo e dell'intera vita del lavoratori anche attraverso una flessibilità funzionale al massimo sfruttamento.
Abolire la legge 66, abolire la legge trenta, abolire il lavoro interinale e la legge sulle agenzie interinalie tutto il pacchetto Treu ripristinare due sole modalità del rapporto di lavoro: a tempo indeterminato come norma generale, a tempo determinato soltanto per le lavorazioni stagionali.
Non esiste niente nella legislazione suggerita dalla Voce o da Monti o da altri liberisti
che sia compatibile con lo spirito e la lettera della Costituzione, con l'idea di lavoro dei padri fondatori della Repubblica. Tutto è truffaldino: leggi che legalizzano assurdita incredibili!
Se mandassimo gran parte delle norme del cosidetto pacchetto Treu e la legge trenta alla Corte Costituzionale sicuramente sarebbero tutte bocciate.
I lavoratori sono cittadini titolari di diritti. Non sono utensili umani, La loro vita e la loro esperienza sono un patrimonio di civiltà per l'Italia.
Propongo che si convochi una Convenzione per l'abrogazione delle legislazione del lavoro dal 1993 a questa parte e per decidere la fine del monopolio CGIL CISL UIL sulla contrattazione sindacale e sul welfare essendo il c riterio delle organizzazioni maggiormente rappresentative antidemocratico e lesivo di interessi di quanto non sono
iscritti alle tre confederazioni. Si dovrebbe anche proporre una regolamentazione dei referendum sindacali ed una analisi dello stato giuridico del sindacalismo italiano.

Pietro Ancona
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