Olga benario

Olga benario
rivoluzionaria e martire

lunedì 19 novembre 2007

La storia falsificata

Che cosa è stata realmente Caporetto?
ma è proprio vero che tutto quello che abbiamo imparato a scuola della storia italiana è falso se non altro per omissioni di enorme importanza? Mi è capitato di leggere soltanto recentemente la spaventosa vicenda dei nostri soldati fatti prigionieri a Caporetto ed accusato da uno Stato Maggiore di vigliacchi carrieristi di tradimento. Moltissimi morirono di stenti nei campi di concentramentoNei confronti dei quasi trecentomila soldati italiani fatti prigionieri si scatena una infame campagna di accuse costruite a tavolino.
A dare il la il "sommo poeta" Gabriele D'annunzio che, sulle pagine del "Corriere della sera" scrive che "chi si rende prigioniero, si può ramente dire che pecchi contro la Patria, contro l'Anima e contro il Cielo".

Contro questi innocenti i comandi militari, responsabili della disfatta, assumono qualche mese dopo una disumana iniziativa, contraria a tutte le convenzioni internazionali sul trattamento dei prigionieri: il blocco totale dei pacchi viveri inviati dalle famiglie. Nessuno di coloro che, secondo i vertici militari, aveva concorso al crollo difensivo dovrࠥssere ricordato o nutrito.
Una vergognosa vendetta.
I prigionieri, internati in campi che divennero poi lugubremente famosi durante la Seconda guerra mondiale, e che rispondono ai nomi di Mathausen, Theresienstadt, sono abbandonati a se stessi, non avendo nulla di cui nutrirsi e vivendo in condizioni igieniche a dir poco pessime. Questa lettera ne 蠴estimonianza "Vi scrivo questa mia lettera per ripetervi che la vita che si fa da prigioniero ora, e che ci danno da mangiare, e quanti ne muoiono al giorno per fame, ne muoiono 40-50 al giorno, che ci danno da mangiare ogni mattina tre reghe con vermi e brodi di farina amara(..) si dorme come belve con un po' di coperte(..)".
Vogliano dare un piccolo contributo alla riabilitazione di questi nostri connazionali barbaramente trattati da Cadorna e dagli alti gradi dell'esercito responsabili di una condizione della guerra spaventosa fatta di ordini assurdi e decimazioni di innocenti? Forse il bellissimo libro di Emilio Lussu (un anno sull'altopiano) dovrebbe essere incluso nel corredo scolastico dei nostri ragazzi. Pietro
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